Data: 
Martedì, 15 Luglio, 2025
Nome: 
Bruno Tabacci

Grazie, Presidente. Semplicemente per aderire alla richiesta del collega Della Vedova, che il Ministro dell'Economia e delle finanze venga a precisare, in Parlamento, questioni che si agitano da qualche mese e che ho avuto modo di richiamare negli interventi precedenti.

In questa occasione c'è l'uso disinvolto del golden power sulla vicenda UniCredit Bpm che appare così strumentale da mettere il Governo in una condizione di totale conflitto di interessi. E le cose sono tutte connesse, sono collegate. Anche sulla vicenda del Monte dei Paschi di Siena il Governo è azionista di riferimento, controllore di fatto del CdA, utilizzatore strumentale del golden power, e tutto questo avviene mettendo quasi in secondo piano quello che era già accaduto nel 2005. Mai un Governo si era permesso di entrare, in termini così plateali, su una vicenda di mercato, su una vicenda bancaria.

In realtà, non c'è più neppure in discussione l'idea di avere una banca e di condizionarla. Si vuole condizionare il sistema nel suo complesso.

E anche l'informazione - ho letto l'articolo abbastanza sofferto del dottor De Bortoli - fatica a reggere il passo, perché siamo di fronte ad un'operazione che è sistemica in tutto e per tutto, e il Governo, invece di essere garante, è quello che tira le fila e lo fa per interessi particolari perché, guarda caso, incrocia un paio di industriali che non avrebbero neanche i titoli per gestire direttamente la finanza tant'è che usano il Monte dei Paschi come cavallo di Troia.

Ora, se questo è il modo con il quale questo Governo … poi Salvini interviene e dice: l'Europa stia lontana da queste cose… e nel frattempo dovremmo occuparci dei dazi. Il terreno viene preparato correttamente da questo Governo, solidarizza con Trump e andremo a vedere. Si dice: dov' è l'interesse generale dell'Italia? Certamente se è Salvini che lo interpreta, o la Presidente Meloni, capisco che l'interesse dell'Italia sia in fondo agli stivali.