“È impossibile celebrare questa Giornata internazionale dei diritti della donna senza ribadire, come ha fatto il Presidente Mattarella, che i nostri sforzi devono essere per prima cosa rivolti al contrasto della violenza di genere che sfocia troppo spesso nel femminicidio, 12 casi nei primi due mesi dell’anno. Ma non possiamo non considerare violenza anche il silente e continuo stillicidio del numero dei posti di lavoro delle donne, accelerato dalla pandemia: nell’ultimo anno oltre 400mila donne hanno perso la propria occupazione, il doppio rispetto alla media dell’UE. Quel posto di lavoro che molto spesso significa indipendenza ed emancipazione da chi genera violenza. La lotta all’odio misogino deve dunque essere un obiettivo prioritario da parte delle istituzioni, con azioni rapide ed efficaci, non solo tramite belle parole l’#8marzo. Perché la parità di genere è una conquista per la società nel suo insieme. La legge contro la misoginia, l’omotransofobia e l’abilismo attende di essere discussa in Senato. Iniziamo da lì. A tutte e a tutti un buon 8 marzo!”
Così Alessandro Zan, deputato del Partito Democratico