• 16/06/2021

“Il Pd ha sempre sostenuto e proposto tutti gli strumenti utili a dar valore al nostro comparto agroalimentare. Per questo oggi vota a favore di questo provvedimento, che ci arriva dal Senato dopo un ampio e condiviso lavoro e con il contributo di tutti i gruppi della commissione Agricoltura, compresi gli emendamenti del nostro gruppo accolti nella loro interezza. Si mette in campo uno strumento utile e importante che sostiene il reddito dei piccoli produttori locali agricoli e ittici, caratterizzati da produzioni alimentari locali tipiche di grande qualità e varietà. Una ricchezza straordinaria che ci porta a parlare per quanto riguarda la nostra agricoltura non di una sola, ma piuttosto di molte agricoltura italiane, sempre più apprezzate e ricercate dai consumatori e in costante crescita proprio perché legate strettamente ai territori. Votiamo a favore, ma con due sollecitazioni: la necessità di una produzione legislativa con testi normativi sempre più organici e coerenti; e il richiamo all’urgenza di maggiori investimenti, affinché una bella legge sia anche poi in grado di dare un contributo risolutivo alla nostra agricoltura”.

Così Antonella Incerti, capogruppo dem in commissione Agricoltura della Camera, intervenendo in Aula per la dichiarazione di voto favorevole del gruppo Pd alla legge con le norme per la valorizzazione delle piccole produzioni agroalimentari di origine locale.

“Con questa legge - ha aggiunto la deputata dem - diamo la possibilità a tanti piccoli agricoltori e allevatori di poter gestire e confezionare i loro prodotti, permettendo semplificazioni sul piano amministrativo in accordo con le istituzioni locali e le aziende sanitarie. E’ prevista una etichettatura e la promozione attraverso un marchio che sarà curato dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e pubblicizzato in modo adeguato, con una corretta informazione a tutela del consumatore, attraverso un apposito sito del ministero in grado valorizzare tutti i marchi. E’ una legge che tutela tradizioni e culture in senso ampio e che interviene positivamente in quelle aree cosiddette marginali, le aree interne del Paese, a rischio abbandono e spopolamento, che contribuiscono in modo essenziale al presidio territoriale e alla lotta al dissesto idrogeologico”.