Nota dell’europarlamentare PD Cecilia Strada e della deputata Rachele Scarpa rispetto all’ultima visita ispettiva effettuata nel CPR albanese di Gjader nei giorni 26 e 27 aprile 2025.
Al giorno 27/04/2025, delle 41 persone trasferite in Albania, abbiamo contato nel centro solo 25 persone. Dove sono gli altri 16? Nessuna informazione ufficiale è stata fornita in risposta alle nostre domande, né tantomeno ai diversi accessi agli atti effettuati, perciò lo dobbiamo dedurre incrociando informazioni pubbliche, registro degli eventi critici, informazioni provenienti dai legali. Oltre alla prima persona portata in Albania nel pomeriggio dell’11 aprile e riportata in Italia la mattina del 12, senza nemmeno entrare nel CPR, delle altre 15 persone mancanti all’appello riteniamo verosimile che 6 siano state riportate in Italia per mancata convalida del trattenimento, 5 perché valutate, a seguito di episodi autolesivi o criticità sanitarie, non idonee alla vita in comunità ristretta, e 4 siano state rimpatriate nel Paese d’origine (anche loro, in ogni caso, tutte riportate in Italia per poter essere espulse: il trasferimento e il trattenimento in Albania, oltre che un’inutile sofferenza per loro, è stata un’inutile spesa).
I numeri delle presenze nel CPR parlano da soli, e certificano la storia drammatica di un’operazione fatta in fretta e furia, secondo incomprensibili criteri di selezione delle persone da trasferire, in un clima sostanzialmente ostativo al pieno esercizio del potere ispettivo dei parlamentari e di assoluta e deliberata noncuranza verso le vulnerabilità dei singoli, che sono emerse in continuazione sin dal primo giorno.