Dichiarazione on. Beatrice Lorenzin, ufficio di presidenza gruppo Pd alla Camera
"All’indomani dei fatti di Ardea dove si piange una vera e propria tragedia con la morte di due bambini e di un anziano uccisi da un uomo con gravi disturbi mentali, alla Camera si discute la mozione che ho promosso assieme ai colleghi del PD sulla salute mentale, in cui si chiede al Governo un piano strategico con un nuovo piano sulla salute mentale con interventi integrati, da quelli sanitari a quelli del potenziamento delle reti sociali specie per i giovani, finanziati con degli stanziamenti ad hoc”.
Lo ha dichiarato l’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin, della presidenza del Gruppo Pd della Camera, che sul tema della salute mentale ha ingaggiato da mesi un ampio dibattito. "Siamo tutti profondamente addolorati dall’accaduto, prosegue Lorenzin. L’uomo che ha sparato è risultato soffrire di gravi disturbi mentali. Il tema vero è che dobbiamo intervenire in modo serio e concreto per prevenire e curare le persone malate o con sofferenza ad ogni età e in ogni regione. La pandemia ha dimostrato l'esistenza di un ventaglio di popolazione in cui la necessità di ricevere assistenza medico-psichiatrica e psicologica è fondamentale per il ritorno alla vita normale, così come c'è la necessità di intercettare precocemente l'insorgenza di patologie anche utilizzando gli strumenti di telemedicina assai efficaci nell'integrare e supportare i servizi tradizionali. È necessario indirizzarsi verso una salute mentale di comunità, attraverso servizi di prossimità, investendo nella sanità territoriale e mettendo sempre il paziente al centro, per dare una risposta rapida efficace alla complessità dei problemi connessi ai disagi psichici”.
“La mozione – spiega Lorenzin – impegna tra l’altro il Governo ad adottare iniziative per rimuovere discriminazione dei servizi per la salute mentale e per il superamento delle diversità nei confronti delle persone con disagi mentali;
a garantire alle donne, ai minori, alle coppie e alle famiglie, le prestazioni, anche domiciliari necessari e pari opportunità di accesso a percorsi di psicoterapia oggi riservati solo a chi ha maggiori possibilità economiche. Prevede inoltre, continua l'ex ministro della Salute, l’istituzione di un osservatorio sulla condizione della salute mentale di adulti, adolescenti e minori e a mettere la salute fisica psicologica e mentale dei più giovani al centro delle politiche socio-sanitarie del Paese e dei singoli territori, coinvolgendo i neuropsichiatri infantili, gli psichiatri, gli psicologi, i servizi educativi e quelli sociali terzo settore, oltre che i pediatri favorendo la creazione, all'interno dei dipartimenti di salute mentale (Dsm), ad adottare iniziative per incrementare il numero di posti letto pubblici dedicati alla salute mentale ed alla neuropsichiatria infantile e ad adottare iniziative per istituire la figura dello psicologo, all'interno dei reparti. Infine prevede di istituire un osservatorio sulla salute mentale dell'adulto e dell'adolescente, e di centri di tele psichiatria e tele psicologia per le popolazioni disagiate geograficamente, promuovendo l'intervento sui pazienti ex opg, rafforzando il territorio e la presa in carico del paziente."