• 25/07/2019

“La risposta del governo alla nostra interrogazione sul nuovo piano industriale di Unicredit, che potrebbe prevedere fino a 10mila esuberi, non ci ha per nulla rassicurato. E non solo per l’alto numero di lavoratori che rischiano di perdere il posto, ma per i destini futuri dell’importante gruppo bancario italiano. Il fatto che il sottosegretario Duringon parli di possibili prepensionamenti già conferma di una volontà di riduzione dell personale, come denunciato dalle organizzazioni sindacali. In questa fase delicata, in vista della presentazione ufficiale del piano prevista per il prossimo dicembre, l’esecutivo non può e non deve stare alla finestra. Il ministero del Lavoro ha l’obbligo di verificare quanto riportato dagli organi di stampa, di vigilare che non vi siano atti unilaterali da parte dei responsabili di Unicredit e di attivare con urgenza un tavolo di confronto fra le parti sociali coinvolte. Lo deve ai lavoratori, ma anche al Paese intero, in particolare al suo sistema bancario già fragile”.

Così Debora Serracchiani, capogruppo Dem in commissione Lavoro alla Camera, e Carla Cantone commentano la risposta del sottosegretario Duringon all’interrogazione Pd rivolta al ministro del Lavoro, Luigi Di Maio.

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