• 13/02/2019

“I sindacati e i sindaci del territorio di Termini Imerese hanno ragione e la loro protesta sotto al ministero dello Sviluppo economico, per avere risposte immediate sul futuro dello stabilimento ex Fiat e sulle garanzie per i lavoratori, è giusta e il Partito democratico è al loro fianco. Da questa mattina, ormai da ore, sono in attesa di un segnale ed è assurdo che neanche una delegazione venga ricevuta al Mise in nome di una collaborazione istituzionale volta a risolvere l’emergenza. Dopo le tante promesse fatte da Luigi Di Maio davanti ai cancelli della Blutec sarebbero dovuti arrivare i fatti. Invece, dopo quasi una settimana di agitazione, la convocazione al Mise del tavolo Blutec per il prossimo 5 di marzo, cioè tra quasi un mese, rappresenta uno schiaffo ai lavoratori e alle loro famiglie. Un incontro dal quale è stato addirittura escluso anche il sindaco di Termini Imerese. Solo tre mesi fa Di Maio aveva promesso l’immediata proroga della cassa integrazione e la prosecuzione del processo di reindustrializzazione dell’area, con o senza Blutec. Oggi invece non c’è nulla di quelle promesse. Ma restano solo le bugie dalle gambe corte. Di Maio trova il tempo per andare a Parigi per incontrare l’ala più estremista dei ‘gilet gialli’ e non ha cinque minuti per dare disposizioni al suo staff di ricevere chi oggi sta manifestando pacificamente sotto le finestre del suo ufficio”.

Così il deputato Dem, Carmelo Miceli, a margine della manifestazione dei sindacati e degli amministratori del territorio di Termini Imerese a Roma davanti il ministero dello Sviluppo economico.

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