• 17/10/2018

Il voto sulle dimissioni -respinte- dell’on. Crosetto segnala un doppio fatto politico: per la prima volta in questa legislatura, la maggioranza va in frantumi dentro il voto segreto e il Movimento 5 Stelle viene smentito platealmente, anche dalle ampie assenze tra le proprie fila.

I grillini, infatti, nonostante la prerogativa del voto segreto legato all’articolo 67 della Costituzione, hanno voluto dare una specifica indicazione di voto, ma hanno raccolto solo 187 voti favorevoli a fronte dei 220 deputati appartenenti al loro gruppo. Spiccano, in proposito, le numerose assenze non giustificate nel gruppo 5 stelle (25, oltre il 10% del gruppo), e appare evidente il fallimento del tentativo del Movimento 5 Stelle di “forzare” sul piano dialettico l’esito del voto. Appare chiaro che i deputati leghisti hanno per lo più votato contro le dimissioni del collega Crosetto, segnando in tal modo un preciso fatto politico”.

Lo dichiara il deputato dem Enrico Borghi, della presidenza del Gruppo.