“Sui problemi causati dal Cinipide ai castagni dal governo buone intenzioni ma nessun intervento concreta. La risposta alla mia interrogazione, svolta oggi nell’Aula di Montecitorio, conferma soltanto ciò che già sapevamo: mancano ancora azioni concrete e soprattutto risorse. Il settore della castanicoltura, strategico per molte aree interne e rurali del paese, è oggi in sofferenza: negli ultimi anni la produzione è crollata da 57 a 43 mila tonnellate. Questo significa perdita di lavoro, abbandono delle campagne e rischio di dissesto idrogeologico nelle zone montane”. E’ quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Ambiente della Camera.
“L’Italia - prosegue Simiani- è tra i principali produttori europei di castagne di qualità, con eccellenze riconosciute come il Marrone del Mugello IGP o quello dell’Amiata, ma senza un piano nazionale di sostegno rischiamo di compromettere un patrimonio economico e culturale. Paradossalmente, in Commissione Agricoltura giace ormai da anni una mia proposta di legge condivisa da tutte le forze politiche, che prevede misure per rafforzare la filiera e contrastare le fitopatie come il cinipide. È assurdo che sia bloccata però dal Ministro Giorgetti per soli 4 milioni di euro complessivi in due anni. Chiediamo al governo di passare finalmente dalle parole ai fatti: servono fondi strutturali e strumenti di difesa fitosanitaria adeguati per proteggere i castagneti e il reddito dei produttori. Difendere la castanicoltura significa tutelare le nostre montagne, la biodiversità e un pezzo fondamentale dell’identità agricola italiana”, conclude Simiani .