• 22/01/2021

“La situazione di Iveco, coinvolta in voci di cessione da parte di CNH industrial all'azienda cinese Faw, deve essere seguita con grande attenzione dalla politica bresciana e dal governo. Lo stabilimento di Brescia impiega oggi 1577 persone e rappresenta per la città e la sua vocazione industriale, una presenza storica e simbolica che non può essere impoverita. Sebbene non sia compito della politica ingerirsi in scelte che spettano all'autonomia di un'azienda, lo è certamente quello di richiamare l'imprenditore, anche in una fase di possibile cessione, quanto meno al rispetto degli impegni occupazionali e degli investimenti stanziati per il rilancio dell'azienda”. Lo dichiara il deputato dem Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione giustizia della Camera.

“Occorre al riguardo ricordare - aggiunge il deputato dem - che CNH industrial, non più tardi di un mese fa, aveva riconfermato il suo piano industriale risalente al marzo scorso, il quale prevedeva il rilancio del sito produttivo bresciano con oltre 24 milioni di euro di investimenti fino al 2024, per consentire lo sviluppo della motricità elettrica e a idrogeno dei veicoli. È importante che l'azienda, pur a fronte di trattative di cessione, confermi dunque il proprio piano, a fugare le preoccupazioni dei lavoratori”.

“Quanto poi all'eventuale cessione - conclude Bazoli - è fondamentale che l'eventuale passaggio di proprietà possa essere il preludio ad un ulteriore rilancio del sito produttivo bresciano, e non una svendita ad un concorrente poco interessato ad uno sviluppo industriale. Sotto questo profilo, il governo, le istituzioni e l'attuale proprietà dovranno avviare una interlocuzione costante, al fine di rassicurare insieme ai lavoratori anche l'opinione pubblica bresciana”.