• 18/02/2016

“Un traguardo significativo quello che oggi alla Camera abbiamo raggiunto con soddisfazione: per la prima volta viene introdotta nell’ordinamento giuridico dello Stato italiano una norma che contrastando intelligentemente il bracconaggio, equipara la tutela dell’ambiente e della fauna ittica delle acque interne a quelle marine costiere. Un risultato di grandissima rilevanza che abbiamo perseguito e raggiunto con tenacia, frutto di un lavoro profondo e che ha preso le mosse da una mia proposta. Per questo siamo certi di aver scritto una pagina importante a tutela della Pesca legale”. Lo ha dichiarato la deputata Pd Laura Venittelli, responsabile nazionale dem per Pesca e acquacoltura e componente della XIII commissione, a pochi minuti dal voto in aula che con 376 sì e soli 2 no ha visto approvare l’articolo 29 bis del cosiddetto collegato agricolo sulla competitività dei settori agricolo, agro-alimentare, della pesca e dell’acquacoltura.

“Prosegue spedito il nostro cammino di riforma del mondo ittico - continua - che improntato alla concertazione e alla legalità intende rivitalizzare un settore che merita di tornare ai fasti del passato, attraverso l’affermazione del concetto di economia blu, non soltanto nel mare aperto, ma anche per quanto concerne fiumi, laghi, lagune e bacini artificiali. Con il contenuto normativo anti-bracconaggio si è saputo indirizzare il legislatore in modo calibrato sia dove fosse necessaria l’azione penale, sia dove invece era preferibile la sanzione amministrativa, con la contestazione delle pratiche abusive non solo ai loro responsabili, ma anche a chi ne trarrebbe benefici successivi, acquistando il prodotto pescato di frodo”.