• 24/10/2019

"Questo decreto che definisce il perimetro nazionale della sicurezza cibernetica è una prima conclusione di un percorso nato nel 2013 con le prime strategie su questo tema, aggiornate poi nel 2017 con il governo Gentiloni. Nel frattempo sono state emanate le direttive Ue Nis e Gdpr nonché il regolamento Cyber Security Act e le attuazioni avvenute in Italia. Con questo decreto si arriva ad un punto di convergenza attraverso la definizione del perimetro nazionale della sicurezza cibernetica. Sappiamo che oggi la sicurezza è più a rischio anche se ci sono grandi opportunità perché abbiamo le reti 5G che ci portano grandissimo sviluppo ma nello stesso momento rendono il sistema più vulnerabile. Quindi è interesse della Nazione e delle imprese far si che funzioni bene la governance nazionale e globale del sistema. Le imprese impiegheranno un tempo per fare le certificazioni ma sarà un tempo ben speso per la sicurezza anche delle imprese stesse, anche in considerazione del silenzio assenso nelle risposte degli organismi istituzionali. Dunque garantire la sicurezza per tutti senza mettere in discussione lo sviluppo delle reti 5G nei tempi previsti”.

Lo ha detto in Aula la deputata del Pd, Enza Bruno Bossio, dichiarando il voto favorevole del Pd sul decreto sulla cybersecurity.