• 30/06/2020

“Di certo in queste ore, nella disattenzione totale, o quasi della politica, si stanno ridisegnando i nuovi assetti del sistema assicurativo italiano, considerato da molti analisti un settore potenzialmente in forte sviluppo.
Il Patron Del Vecchio dopo che ha integrato la sua Luxottica con la francese Essilor attraverso la sua Holding Delfin ha iniziato la scalata a Mediobanca per assicurarsi tra l’altro un controllo importante nella prima compagna assicurativa italiana: Generali, che guada caso è guidata da un francese.
Intesa prima banca italiana lancia un Opa a Ubi che riceva il via libera dalla Bce e da Consob e si scopre poi che attorno il piano di Intesa su Ubi si gioca una partita che vede coinvolta indirettamente Cattolica Assicurazioni e Unipol.
L’ingresso di Intesa avrebbe comportato la sostituzione della partnership con Cattolica con Unipol.
Ora l’ultimo colpo di scena Cattolica per uscire dalla morsa nella quale si trovava si allea con la prima compagnia assicurativa italiana: le Generali.
Appare chiaro come sia in atto un nuovo scenario di potere attorno al sistema assicurativo bancario italiano, dove dopo la uscita di scena di Cuccia, di Bazoli e di Guzzetti, i nuovi protagonisti si chiamano Carlo Messina di Intesa e Philippe Donnett di Generali.
Staremo a vedere la partita non è ancora finita. Vedremo cosa succederà a Verona, Milano è Trieste e come si completerà la scalata di Del Vecchio su Mediobanca e la sua successiva intesa con Bollorè.
Per ultimo penso che dopo il passaggio dei controlli e delle competenze per la grandi banche da Banca d’Italia a Bce sia giunto il momento di raggruppare sotto Banca d’Italia tutte le funzioni di controllo sul sistema bancario e assicurativo, sarebbe la prima vera grande riforma di cui avrebbe bisogno il nostro Paese”.

Lo dichiara Gianni Dal Moro deputato del Partito Democratico.