• 26/10/2021

"Questo progetto di legge è la naturale estensione e conclusione del codice di crisi d'impresa perché si riferisce alla riforma di quella peculiare procedura concorsuale nel diritto d'impresa italiano che è l'amministrazione straordinaria, nata nel lontano 1979 con Romano Prodi all'allora Ministero dell'Industria, ristrutturata 20 anni dopo in linea con le norme europee.
Il progetto di legge che oggi è qui in Parlamento porta una delega per una riforma organica, per la ristrutturazione delle regole che sovrintendono all'uso di questo strumento. Dodici mesi per l'esercizio della delega. Sessanta giorni prima della scadenza della delega il Parlamento con le commissioni competenti si deve esprimere. Vengono ribaditi e rinforzati i requisiti di accesso per la procedura sia la situazione di insolvenza, sia la situazione dell'azienda, sia il numero dei dipendenti 250 per singola azienda, 800 per gruppo. La procedura di accesso dura 10 giorni con il tribunale che decide dopo aver revisionato l'esistenza dei requisiti e in 45 giorni il Ministero, nominando un commissario straordinario,  produce una relazione che il giudice valuta e decide l’ammissione definiva  all'amministrazione straordinaria o la liquidazione giudiziale. Quindi tempi certi finalmente con un programma chiaro che mantiene la struttura a due fasi della procedura. Le aziende con più di mille dipendenti possono accedere direttamente alla procedura salvo verifica ex post e convalida del giudizio competente.
Due cose su questo testo sono particolarmente rilevanti: la prima sulla recuperabilità dell'azienda; diventa un parametro importante per l'ammissione alla procedura straordinaria l'occupazione diretta e indiretta, quindi mantenimento del lavoro e dell'occupazione.
La seconda è l'istituzione di un albo che permette una regolazione forse più ampia delle figura dei commissari, del loro compito, la possibilità di revocarli per giusta causa e anche sulla disciplina dei compensi.
Questa riforma è necessaria. Auspico che il Senato velocizzi l'approvazione di questo testo, che lo faccia diventare legge. La pandemia ha acuito la necessità di questo strumento, uno strumento di politica industriale per le medie e grandi azienda italiane. Questa riforma è stata voluta da tutto il Parlamento e dà al Governo la delega per poter attuare questa riforma, a dimostrazione che questo Parlamento non è un mero attore passivo, ma attivo e propositivo. Auspico che venga approvata al più presto perché le nostre aziende hanno bisogno di questa riforma".

Lo ha detto in Aula, Gianluca Benamati, annunciando il voto favorevole del Pd al ddl crisi grandi imprese.