• 29/01/2019

Dichiarazione on. Debora Serracchiani, capogruppo Pd commissione Lavoro.

“C’è una vistosa ingiustizia nel decretone del governo che introduce reddito di cittadinanza e quota 100: salta l’assegno di ricollocazione, sospeso fino al 31 dicembre 2021, per tutti coloro che percepiscono la Naspi. Per loro ci sarà  il reddito di cittadinanza . Ma c’è un problema, e non secondario: non tutte le persone   che oggi hanno la Naspi avranno i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza. Per loro , prevalentemente giovani e nuovi disoccupati che avranno un Isee non in linea con i limiti previsti dal reddito di cittadinanza  non ci sarà niente,  non è previsto nessun  intervento ”. 

A denunciarlo è la deputata Debora Serracchiani, capogruppo del Pd in commissione Lavoro. Per Serracchiani “la legge è fin troppo chiara: all’art. 9, comma 7,  del Decretone del governo si dice che  l’erogazione dell’assegno di ricollocazione è sospesa fino a tutto dicembre 2021. Norma chiara ma implacabile per molti disoccupati che sicuramente non avranno più né assegno di ricollocazione,  né redditto di cittadinanza. Chiediamo al governo di rivedere questa norma e di pensare a misure urgenti per sanare una situazione difficile per tutti coloro che senza assegno di ricollocazione avranno maggior difficoltà  a trovare nuova occupazione, con il rischio concreto di scivolare davvero in una condizione di povertà. Davvero un bel paradosso", conclude Serracchiani.

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