• 08/07/2020

“Di fronte a una crisi senza precedenti  c'è bisogno di un ingrediente fondamentale : la fiducia . Fiducia che permette di sostenere aspettative ottimistiche nel breve e medio termine e perché senza la fiducia le risorse non si spendono e non  si rilanciano gli investimenti. Compito dell'azione di governo è anche quello di alimentare la fiducia del Paese . Fiducia nella bontà dei progetti e nella loro implementazione.” Così il rappresentante del Pd Pier Carlo Padoan nella sua dichiarazione sul voto di fiducia al decreto Rilancio .
Per l'ex ministro dell'Economia ,  “l'Europa oggi ci viene incontro: il Recovery fund mette a disposizione  ingenti  risorse per programmi strutturali e per avviare  quegli investimenti che sono il veicolo con cui le riforme sono introdotte nel sistema economico.” Per Padoan,  “Il paese può e deve rispondere con progetti ambiziosi, realistici e verificabili nella loro esecuzione. E per questo deve definire una scala di priorità.”  Secondo l'esponente del Pd  “il decreto Rilancio ha una dimensione senza precedenti perché la crisi è senza precedenti . Si tratta di un intervento  essenziale perché pone le basi per un ritorno graduale alla normalità. Magari a una normalità diversa da quella che eravamo abituati a vivere. Il decreto – ha proseguito Padoan - contiene molte misure : misure di sostegno immediato per le imprese e famiglie , ma anche misure che guardano al rafforzamento del bilancio delle imprese come pre-condizione per un rilancio degli investimento privati.” “Dal rapporto della Commission europea – ha concluso Padoan – arriva  anche un piccolo squarcio  di ottimismo. Forse la recessione ha toccato il fondo della sua caduta. Inizia una ripresa , anche se parziale, anche se debole. Ma la ripresa dovrà essere ben più forte di quello prodotto meccanicamente dal mercato per garantire la sostenibilità del paese. Si può e si deve – è l'auspicio di Padoan-  far prevalere un quadro di ottimismo sia nella ripresa che nell'avvio di un nuovo meccanismo di crescita basato su una transizione digitale e una transizione verde e occorre perciò una forte azione di governo con il compito di gestire  queste diverse fasi interconnesse” .