“Non siamo soddisfatti e rimaniamo preoccupati in merito al provvedimento di riorganizzazione degli Uffici doganali italiani, in particolare per Ravenna. Riteniamo che non si sia tenuto conto della strategicità di questo porto in termini di interesse nazionale. E’ presumibile che con l'avvio del rigassificatore l'anno prossimo e il progetto di stoccaggio della CO2, ci sarà un incremento della movimentazione, così come maggiori investimenti sul traffico passeggeri. Il ravennate è un territorio impegnato sul tema del fabbisogno energetico del Paese e per questo consideriamo un suo declassamento, in questa fase, alquanto incomprensibile”. Lo ha detto in Aula alla Camera la deputata dem Ouidad Bakkali, replicando al sottosegretario di Stato per l'Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste Luigi D’Eramo, durante lo svolgimento delle interpellanze urgenti.
“Ci è stata indicata – ha concluso Bakkali - una revisione che avviene a livello triennale, tuttavia, per noi è chiaramente troppo tardi. Considerando che sta accadendo lo stesso declassamento agli Uffici doganali di La Spezie e Savona, insieme ai colleghi liguri stiamo chiedendo di sospendere questo provvedimento e di aprire un confronto per comprendere quali possano essere gli effetti di questi declassamenti sugli organici, sull'operatività e sulla qualità dei servizi erogati, perché, ovviamente, le dogane sono un pezzo fondamentale della competitività del sistema portuale, non solo nel ravennate, ma in tutto il territorio italiano interessato. Noi continueremo a presidiare questo tema per chiedere che ci sia un ripensamento da parte del governo”.