“La questione delle pari opportunità passa inevitabilmente dal lavoro. È stato il lavoro, nel secolo scorso, il primo mezzo di emancipazione delle donne ed è il lavoro ancora oggi a determinare le discriminazioni e le disuguaglianze che impediscono la libera scelta fra lavoro e famiglia, l’indipendenza economica e la realizzazione personale. L’Italia sta uscendo da uno dei periodi più difficili della sua storia, ma senza uguaglianza di genere, non potrà esserci alcuna concreta ripresa. Per questo e per un'Italia più giusta, serve approvare e dare rapidamente attuazione alla legge per la parità salariale e le pari opportunità nei luoghi di lavoro”.
Così la deputata Chiara Gribaudo, della segreteria nazionale Pd, intervenendo in Aula come relatrice sulle linee generali della legge per la parità salariale.
“Il gender pay gap totale nel nostro Paese - prosegue la deputata dem - raggiunge la vetta del 44%, e a parità di mansione e orario può arrivare fino al 20% della busta paga fra uomo e donna. All’arrivo della crisi, la prevalenza di contratti precari fra le lavoratrici ha generato una tremenda ondata di licenziamenti. Il tasso di occupazione femminile, già prima della pandemia, era di 18 punti inferiore a quello maschile, una distanza definita ‘impresentabile’ dal presidente Mattarella. Le donne rappresentano il 56% dei laureati italiani, ma soltanto il 28% dei manager. Faccio mie le parole di Draghi: dobbiamo pretendere più informazioni da parte delle aziende sul divario salariale di genere. Questo testo si occupa non soltanto del gender pay gap inteso come disparità salariale, ma anche della conciliazione tra tempi di vita e opportunità di crescita e carriera. Attraverso il principio della trasparenza, il nostro approccio non vuole essere solo repressivo, ma intende promuovere un sistema premiale per i datori di lavoro che garantiscono il rispetto delle pari opportunità. E’ il risultato - conclude Chiara Gribaudo - dell’unificazione di tutte le proposte delle forze politiche presenti in commissione, che oggi voglio ringraziare perché insieme abbiamo fatto un ottimo lavoro”.