• 02/07/2014

“Non possiamo dirci del tutto soddisfatti, perché la proposta di legge su cui la Commissione ha lavorato con grande serietà e determinazione, aveva l’obiettivo di risolvere il modo strutturale il problema esodati. Tuttavia, l’emendamento del Governo che va certamente nella direzione di aprire una nuova salvaguardia, la sesta, fino al 2016 per 32.100 esodati. E un’ulteriore risposta alle giuste rivendicazioni di quei lavoratori rimasti ‘incastrati’ nei gravi errori compiuti con la riforma Fornero del 2011”. Lo dichiara Patrizia Maestri, deputata del Partito Democratico, e componente della commissione Lavoro della Camera.

“La proposta di legge della Commissione – spiega Maestri - cui il PD ha dato un contributo determinante, rispondeva non solo alla necessità di non abbandonare quei lavoratori rimasti senza reddito e senza pensione dopo l’approvazione del decreto ‘Salva Italia’ del Governo Monti, ma anche coloro che si sono visti penalizzare in modo così forte dalle nuove norme come i circa 4000 insegnanti di ‘quota 96’ e i macchinisti delle ferrovie, o come quei lavoratori che, in età avanzata, hanno perso il lavoro a causa della crisi e non sono riusciti a trovare un nuovo impiego. Uomini e donne che aspettano una risposta alle loro legittime aspettative”.

“Pur favorevoli alla proposta del Governo, come Partito Democratico, continueremo a lavorare per arrivare a una revisione strutturale della Fornero già nella prossima Legge di Stabilità. Non solo pensando ai pensionandi, ma soprattutto alle giovani generazioni che oggi stanno costruendo con grande difficoltà il proprio futuro previdenziale. Siamo certi che il Governo, e in particolare il ministro Poletti, che ringraziamo per la disponibilità dimostrata in Commissione, non potrà non ascoltare le nostre proposte”, conclude la parlamentare democratica.