• 20/03/2019

Un piccolo chiarimento ai fascistelli di Varese.

A me che voi mi dedichiate di notte uno striscione non mi fa né caldo né freddo, continuerò a fare interrogazioni ogniqualvolta qualsiasi Ministro dell’Interno permetterà a gruppi neonazisti di esporre i propri simboli e vessilli negli stadi o in altro luogo pubblico. Continuerò a combattere l’apologia e la propaganda nazifascista fosse anche da solo, ma solo non sono. Per niente. Siete voi che siete soli, nella storia ed adesso.

Ma se per caso pensate di intimidirmi meglio chiarire un passaggio.

Io sono figlio di un sopravvissuto di Auschwitz-Birkenau. Altri 12 familiari furono lì gasati e poi inceneriti. Mio padre è stato bastonato, preso a nerbate, perse un alluce, fu operato da vivo per incidere la gamba massacrata a bastonate ed andata in infezione. Fu salvato a Buchenwald dagli americani quando era ormai in agonia, e quando era ben al di sotto dei 40 chili. Lui è stato ed è il mio maestro di coraggio, di orgoglio e di vita.

E voi pensate di farmi paura facendo il saluto romano negli stadi e usando la calligrafia fascisteggiante quando di notte al buio come le spie appendete i vostri miseri striscioni?

Avete capito male. Siete voi a dover aver timore del futuro, perché la libertà e la democrazia vinceranno sempre.

P.S. solidarietà a #PaoloBerizzi

Così in un post su Facebook Emanuele Fiano, deputato democratico della presidenza del Gruppo.

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