• 01/08/2021

"L’annuncio in prima pagina de La Gazzetta del Mezzogiorno con l’’Arrivederci’ a firma del direttore Michele Partipilo è una notizia terribile, di quelle che non avrei mai aver voluto vedere”. Così Vito De Filippo, deputato lucano del Partito Democratico.

“Lo storico quotidiano - aggiunge l’esponente dem - piombò nella procedura fallimentare dopo il coinvolgimento in un'inchiesta giudiziaria del suo storico editore, Ciancio Sanfilippo (prosciolto dalle accuse dopo due anni). La Gazzetta del Mezzogiorno ha sospeso le pubblicazioni al termine del fitto di ramo d'azienda attestato all'imprenditore Vito Ladisa da dicembre 2020 fino al 31 luglio 2021. Sul tavolo dei giudici del tribunale di Bari ci sono due proposte di concordato già ritenute ammissibili, una delle quali dello stesso Ladisa, che devono passare al vaglio del comitato dei creditori. L'ultimo passaggio spetta ai giudici che dovranno decidere a chi affidare definitivamente la testata”. 

"Una situazione - conclude De Filippo - che aveva delineato i suoi contorni già da mesi, così come da mesi si era a conoscenza che il 31 luglio coincidesse con la scadenza per il fitto di ramo d'azienda. Eppure si è perso altro tempo. Ma ora di tempo non ce n'è più perché il giornale da lunedì non sarà in edicola. L'appello è rivolto ai giudici:  accelerino al massimo l'iter di approvazione di una o dell'altra proposta di concordato, limitando così a pochissimi giorni la mancata pubblicazione del quotidiano, per salvaguardare il posto dei 144 lavoratori che da settimane hanno rinunciato al loro stipendio e tenere in vita una testata che vanta 134 di storia".