• 15/02/2019

“Ascoltare in audizione il vice-presidente del Consiglio Luigi Di Maio per un chiarimento circa i rapporti che intercorrono tra lui, il movimento di cui è ‘capo politico’ e il sig. Cristophe Chalençon ”. Lo chiede Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, in una lettera inviata al presidente del Copasir Lorenzo Guerini.

“Sottopongo – scrive - alla sua attenzione quanto affermato da Christophe Chalencon, il leader dei cosiddetti ‘gilet gialli’ francesi, in un fuori onda trasmesso dalla testata giornalistica ‘Piazzapulita’ su La7. Chalencon ha testualmente affermato: ‘Abbiamo dei paramilitari pronti a intervenire perché anche loro vogliono far cadere il governo. Oggi è tutto calmo ma siamo sull'orlo della guerra civile. Quindi si trovino delle soluzioni politiche molto rapidamente, perché dietro ci sono delle persone pronte a intervenire da ovunque. Delle persone che si sono ritirate dall'esercito e che sono contro il potere’. Ha inoltre detto che ‘la Francia è un bel paese, come l'Italia, ma serve rimetterle sulla retta via’ e ha spiegato che con il M5S ‘è previsto un altro incontro. Dovremmo venire noi a Roma’ E alla domanda della giornalista: ‘Quindi, alleati? È certo?’, lui ha risposto perentoriamente: ‘Sì. Assolutamente’. Chalencon è stato incontrato in Francia dal vice-presidente del Consiglio dei Ministri italiano nonché Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, ed è stato causa di un incidente diplomatico tra i nostri due paesi”.

“Le citate parole sono assolutamente inquietanti e necessitano di un indispensabile approfondimento nelle sedi opportune considerato che si parla addirittura di alleanze in vista delle elezioni europee”, conclude.