• 21/11/2025

La notizia dei rincari sulla spesa quotidiana, dal cioccolato al caffè, che schiacciano il potere d'acquisto delle famiglie, conferma l'incapacità del governo di destra di contrastare efficacemente l'emergenza del caro vita. Se è vero che l'inflazione generale sta rallentando, l'aumento persistente sui beni alimentari essenziali rende la vita sempre più difficile per i redditi medio-bassi. I dati evidenziano come la stabilità economica promessa sia solo una chimera, e che l'esecutivo abbia preferito misure generiche e spot, anziché interventi strutturali e mirati sulla filiera e sull'energia per calmierare realmente i prezzi alla fonte.
Il Partito Democratico da mesi chiede risposte concrete per difendere il salario e il carrello della spesa. Il governo non ha fatto nulla per garantire la piena indicizzazione degli stipendi all'inflazione, ha ignorato la nostra proposta sul Salario Minimo che darebbe ossigeno a milioni di lavoratrici e lavoratori, e ha lasciato scadere misure fondamentali come il rifinanziamento del bonus sociale per l'energia. La destra non ha compreso che l'inflazione è diventata un'imposta occulta che colpisce in modo sproporzionato i ceti più deboli. È necessario cambiare rotta e mettere al centro dell'agenda politica la tutela del potere d'acquisto. Non possiamo accettare che le famiglie italiane debbano rinunciare a beni di prima necessità e che il costo della vita continui a strangolare l'economia a causa dell'inerzia politica.

Così la deputata del Pd Debora Serracchiani.