• 07/02/2019

“C'è solo una domanda da fare al governo, dopo la notizia che la Francia ha richiamato il suo ambasciatore: dove state portando l'Italia? La Francia è il nostro secondo partner commerciale: esportiamo lì più di 46 miliardi di beni. Ci sono più di 350mila cittadini italiani che vivono in Francia.

Con la Francia sono attive cooperazioni strategiche in ambito industriale, come i progetti di STM che sta diventando il leader mondiale nei semiconduttori, e di cooperazione strategica in campo militare, come la fusione di STX-Fincantieri che renderebbe la compagnia italo-francese la più grande azienda della cantieristica militare europea.

In un rapporto così articolato ci possono essere frizioni, scontri tra interessi divergenti, scambi franchi di vedute. È giusto, è normale. Ma la sfida strafottente, usata per provare a prendere voti, quella è un'altra cosa. Davvero vogliamo far prevalere la voglia di fare una campagna elettorale per le europee rispetto agli interessi dei nostri cittadini, delle nostre aziende, dei nostri studenti? In una parola, davvero volete fare campagna elettorale sulla pelle dell'Italia? E c'è una domanda per il ministro degli Esteri Moavero Milanesi: aveva avvisato i francesi del fatto che si dovevano abituare a questi toni da campagna elettorale? Dalla reazione, parrebbe che non li abbia convinti.”

Lo afferma Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri della Camera.