• 27/12/2017

 “Il 2017: l’anno della ripresa. Un passo alla volta, gradualmente, l’Italia ha iniziato a risalire la strada verso il tanto atteso rilancio. Economico ed occupazionale. La continuità del Governo Gentiloni rispetto alle riforme, già avviate dall’Esecutivo Renzi, comincia a dare frutti concreti.

Tutti gli indicatori ci dicono che l’economia è in ripresa. A partire dal Pil, che già nel mese di luglio aveva registrato un rialzo importante. Passando per il lavoro, che proprio a dicembre ha segnato più di un milione di posti aggiuntivi nell’ultimo triennio, il 60 per cento dei quali a tempo indeterminato”.

“Chiudiamo l’anno in maniera positiva. Meglio di come lo avevamo iniziato. E ancor meglio di quanto ci aspettassimo, considerato che anche il Fondo Monetario Internazionale ha visto al rialzo le stime di crescita per il nostro Paese.

Il 2017 è stato l’anno della svolta anche per gli italiani nel mondo. La Legge di Bilancio appena approvata in Parlamento ha segnato una netta inversione rispetto alle politiche degli anni precedenti. Abbiamo ripristinato le risorse che negli anni erano state sacrificate dai tagli lineari dei Governi di destra. E non solo”.

“Abbiamo aumentato i fondi stanziati per lingua e cultura, per l’internazionalizzazione delle imprese, per le rappresentanze e per la promozione del made in Italy. Si è finalmente tornati a investire anche sul personale nei Consolati, grazie alle nuove assunzioni destinate ai funzionari e agli insegnanti di lingua all’estero. Con il Decreto per le scuole italiane all’estero abbiamo disciplinato la materia, garantendo più servizi e più merito.

Con l’iniziativa Resto al Sud, contenuta nel Decreto Mezzogiorno, il Governo ha poi ricominciato ad investire sul Sud. E su chi decide di tornarci, grazie all’accessibilità dei finanziamenti rivolta anche ai residenti all’estero”.

“C’è chi parla di legalità. E chi, invece, la realizza con fatti concreti. Grazie al nuovo Codice antimafia avremo maggiore trasparenza nella gestione dei beni confiscati e interventi migliorativi sul fronte della prevenzione. Sono particolarmente fiera di questo provvedimento, nel cui testo sono confluite una serie di misure tra cui quelle contenute in una mia proposta di legge sulla gestione delle aziende confiscate.

Il 2017 è stato anche l’anno dell’uguaglianza. In questo anno abbiamo messo fine a quel triste primato, che ci vedeva unici in Europa, insieme alla Grecia, a non prevedere misure per i propri cittadini indigenti. Da subito, invece, in Italia esiste il reddito di inclusione sociale: un sussidio per persone che si trovano in difficoltà economica, indipendentemente dall’età. Ogni cittadino, in caso di povertà, potrà usufruirne”.

“Il Governo PD, infatti, ha avviato un percorso di inclusione dei cittadini, fatto di diritti e di tutele. Ed è proprio con una riflessione sui diritti che voglio concludere questo excursus di fine anno. Dà soddisfazione sapere che stiamo concludendo il 2017 con due provvedimenti importanti, attesi da tempo. L’approvazione del testamento biologico. Una norma di dignità e di umanità, che ci chiedevano in tanti. E la legge sui testimoni di giustizia. Con la quale il Parlamento ha riconosciuto il giusto merito al coraggio di quei cittadini che decidono di denunciare fatti criminali dei quali sono divenuti testimoni, loro malgrado”.

“Pochi Governi come quello attuale possono dirsi fieri del cammino fatto verso un’Italia più giusta. Lasciamo un Paese più equo, più aperto, più moderno. Un Paese più vicino a quello che sognavo di realizzare quando sono entrata in Parlamento, cinque anni fa”.

È quanto dichiara Laura Garavini, deputata PD eletta nella circoscrizione Estero-Europa, componente dell’ufficio di Presidenza PD e della commissione Anti Mafia.