• 11/03/2015

“Al sistema delle infrastrutture servono regole più semplici e tempi di attuazione più rapidi per facilitare investimenti e modernizzazione”. Lo dichiara Raffaella Mariani, deputata del Partito Democratico e componente in Commissione Ambiente, per commentare il rapporto sull’attuazione della Legge Obiettivo, presentato oggi in Commissione Ambiente e Lavori pubblici dal Servizio Studi, in collaborazione con Cresme e Autorità nazionale anticorruzione.

“Il rapporto – spiega Mariani - evidenzia i limiti di una legge pensata per dare impulso alle opere strategiche del nostro Paese, che appare ormai inefficace e superata nei fatti. Dai moltissimi dati emerge con nettezza un livello di attuazione ridotto, le cui cause sono riferibili alla lentezza della progettazione, delle procedure di gara e di affidamento dei lavori. Molto sperequata – continua la deputata democratica – risulta la ripartizione territoriale dei costi delle opere deliberate dal Cipe al dicembre 2014: 75,5 % per il Centro-Nord, 24,4 % Mezzogiorno. Gli investimenti privati, poi, sono concentrati nel Centro Nord”.

“Il trend – prosegue Mariani - dei bandi di gara per la realizzazione di opere vede risalire l'importo del 58% e il numero del 25% nel 2014 rispetto al 2013. Ed è significativo anche il divario tra il numero di bandi di gara per classi di importo oltre 50 milioni di euro - in netto aumento - e quelli per bandi di classi di importo inferiore, sostanzialmente stabili. Si tratta di informazioni preziosissime da cui partire per una riforma efficace che dovrà tenere conto anche del recepimento delle direttive Comunitarie su contratti pubblici e concessioni. La legge delega di riforma del Codice appalti, oggi al Senato, va in questa direzione: un’occasione per l'ammodernamento delle regole e l’innovazione del sistema, destinato a estendersi a settori strategici dello sviluppo e della crescita del Paese come energia, efficienza energetica e bioedilizia, architettura, arte e turismo, rigenerazione urbana, gestione dei processi nelle costruzioni”, conclude Raffaella Mariani.