• 16/01/2019

Assicura impunità che non sarà mai concessa

“Come prevedibile, maggioranza e Governo hanno bocciato in Commissione Giustizia tutte le proposte emendative del Partito democratico”. Lo dichiara Lucia Annibali, deputata Pd e componente della Commissione Giustizia della Camera, a proposito del ddl sulla legittima difesa.

“Trasformare in legge in tempi rapidi – continua - lo slogan leghista ‘la difesa è sempre legittima’ fa parte dello scambio che i 5 Stelle hanno accettato in cambio della desistenza leghista sulla riforma costituzionale che introduce il referendum propositivo. Perché di questa legge non c’è nessuna necessità reale se non quella della propaganda. Noi respingiamo con forza questa legge: presenta aspetti incostituzionali, fa finta di proteggere i cittadini esponendoli in realtà a maggiori rischi, fa saltare basilari principi di convivenza e civiltà e si fonda su un inganno. Ai cittadini si dice, armatevi e difendetevi come volete perché per noi è sempre legittimo, senza chiarire però che poi verranno inevitabilmente iscritti nel registro degli indagati. E proprio qui sta l’inganno. Assicurano impunità e lo fanno consapevoli di promettere qualcosa che non è possibile, cioè l’apertura di un procedimento, stante il principio costituzionale della obbligatorietà dell’azione penale. Il rischio poi è che questa riforma incentivi la diffusione delle armi. Il nostro ordinamento compensa la facilità di ottenere una licenza per armi, con le stringenti condizioni stabilite dalla legge sulla legittima difesa. Il venir meno di queste condizioni potrebbe portare molti italiani ad armarsi con conseguenze terribili per la sicurezza soprattutto delle donne. Molti femminicidi vengono commessi da persone con regolare porto d’armi. E i dati ci dicono che mentre gli omicidi sono in calo, ad aumentare sono quelli familiari e passionali”.

“Ancora una volta si conferma la schizofrenia di questo Governo che da una parte dichiara di voler proteggere le donne dalla violenza con il codice rosso e dall’altra le mette in pericolo con la riforma della legittima difesa”, conclude.