“A sostenere che l’attività di baby sitting di Roberta Lombardi sia avvenuta a carico dei contribuenti, non c’è più solo Virginia Raggi ma la stessa candidata del Movimento 5 stelle alla Regione Lazio”. Lo dichiara Lorenza Bonaccorsi, deputata del Partito democratico.
“A fare luce sulla vicenda – spiega - è una dichiarazione che sta girando sui social e che è stata rilasciata tempo fa ai giornali. Secondo un articolo del Messaggero, la Lombardi ha dichiarato: ‘Ognuna di noi mamme si è organizzata come può: io ad esempio ho assunto un’assistente personale attivista che mi cura l’agenda, le mail, risponde alle telefonate, mi prepara i fascicoli del dossier e quando scappo in Aula per votare o quando sono in riunione mi cura la bimba”. Insomma, baby sitter a carico dei rimborsi della Camera dei deputati. Forse da queste parole si può comprendere perché la Lombardi sia tra i deputati M5s che spendono di più per i rimborsi dei collaboratori, una media di 6mila euro al mese con il picco record toccato lo scorso novembre di 7.300 euro in un solo mese”.
“Questo intendono per dimezzamento dello stipendio i Cinquestelle? Più che dimezzamento, sembra proprio un azzeramento… ma dei costi della baby sitter”, conclude.