• 05/09/2022

Rafforzare strumenti contro infiltrazioni, a rischio fondi PNRR

“Un importante sequestro compiuto dal Servizio Centrale Anticrimine e dalla Divisione Anticrimine di Bari, con il supporto della Squadra Mobile, ha permesso di procedere alla confisca di beni per circa un milione di euro e riconducibili a due persone già condannate in via definitiva per associazione mafiosa e traffico di droga. I due destinatari del provvedimento appartenenti al Clan Parisi-Palermiti reinvestivano i fondi provenienti da traffico e spaccio in attività commerciali. Si è verificato esattamente quanto sostengo da tempo in Commissione Antimafia, ossia l’utilizzo di prestanome, ora anche messi a libro paga, per riciclare il denaro sporco ed avere imprese formalmente pulite da far operare nel circuito dell’economia legale”, dichiara il deputato del PD Paolo Lattanzio, della Commissione Bicamerale Antimafia.

“Questa è l’ennesima conferma della capacità di infiltrarsi nell’economia cittadina che le mafie hanno, e rappresenta un ulteriore rischio per la gestione dei fondi anche del PNRR. Troveremo infatti sempre più imprese formalmente pulite, con proprietari incensurati ma in grado di mascherare titolarità effettiva riconducibile a consorterie mafiose. Sostengo da tempo che non siano sufficienti i soli controlli amministrativi ma sono ormai indispensabili, come ho proposto al Governo e al Presidente Draghi da tempo, da un lato maggiori risorse per le attività investigative e di prevenzione patrimoniale e dall’altro una reale e completa intercomunicabilità fra tutti i database nazionali, al fine di poter incrociare le informazioni e sferrare colpi decisivi contro la criminalità mafiosa”, conclude Lattanzio elogiando fortemente il lavoro svolto dagli inquirenti.

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