• 24/11/2017

"Non so nel prossimo ma in questo Parlamento non si è mai posta la questione di una modifica del 41 bis, il carcere duro per i boss. E se fosse accaduto, il Partito democratico sarebbe senz’altro intervenuto per stoppare il tentativo”.

Lo dice Walter Verini, capogruppo Pd nella commissione Giustizia, riferendosi alle parole del procuratore di Roma Giuseppe Pignatone agli Stati Generali della lotta alle mafie a Milano.

“Al di là del suo funzionamento, aspetto sul quale ci rimettiamo alle valutazione del DAP, la norma è acquisita nel nostro ordinamento ed ha svolto un ruolo cruciale nel contrasto alle mafie. Piuttosto, la lotta alle organizzazioni criminali va continuamente monitorata e adeguata alle esigenze di un fenomeno così complesso e in cambiamento. Come abbiamo detto alla Camera qualche giorno fa durante il question time con il ministro Orlando, per quanto riguarda gli strumenti normativi il Pd indica come prioritarie, la costituzione di una procura europea, il coordinamento delle banche dati come base per le attività investigative e le norme sui testimoni di giustizia che ci auguriamo siano approvate dal Senato prima della fine della Legislatura. E, naturalmente, grande impegno sul terreno sociale e culturale per togliere acqua laddove le mafie nuotano”.