• 07/05/2022

“Utilizziamo l’espressione “pandemia mafiosa” perché i due aspetti, quello medico- sanitario da un lato e le infiltrazioni del virus mafioso dall'altro, in questi mesi sono andati di pari passo. E’ ormai indubbio che in fase pandemica si sia espanso il welfare criminale in diversi territori anche non direttamente collegati al controllo della criminalità. E’ un welfare di prossimità, molto simile al narco welfare dell’America Latina, che si sostituisce al welfare di stato con aiuti materiali, supporto, offerte di lavoro non pro bono ma effettuati con lo specifico intento di incassare disponibilità e manodopera, alla luce delle nuove povertà, di un potenziale esercito di riserva e di tenere al giogo le famiglie e quanti debbano sdebitarsi attraverso il controllo del voto che inevitabilmente andrà ai candidati imposti dalle mafie”.

Lo ha detto il deputato del Pd Paolo Lattanzio, membro della commissione Antimafia, durante la presentazione del suo libro “La Pandemia Mafiosa. Per un’antimafia di prossimità” (Rubbettino) a Buccinasco, paese simbolo della lotta alle infiltrazioni criminali in Lombardia. L’incontro, a cui hanno partecipato diversi sindaci della zona, si è svolto nel primo bene confiscato alla ndrangheta e oggi utilizzato per scopi sociali da Croce Rossa Italiana.

“Buccinasco non è solo il paese dei Papalia, nota famiglia della ndrangheta, ma è anche il paese di un'amministrazione comunale che combatte non solo la presenza ma anche la cappa mafiosa sul territorio ed è un paese dove i cittadini e le cittadine non cedono alle lusinghe e alle intimidazioni della ndrangheta, nonostante la forza articolata di questa mafia in tutta la Lombardia, come ci ha ricordato la semestrale della Dia”.

Per Lattanzio “il contrasto quotidiano alla criminalità non passa solo dalla repressione ma dalla prevenzione e da interventi sociali volti a mantenere la comunità coesa, soprattutto nei momenti di difficoltà”. “La presentazione del libro è stata un pretesto per costruire e rinsaldare reti. Su questo tema la politica non è ferma come sembra: da sempre mi batto per contrastare dal basso queste forme di infiltrazione e di arroganza attraverso interventi nelle scuole e nelle università che sono fondamentale per evitare che si crei quella zona grigia di consulenti al soldo delle mafie. La consapevolezza e l’informazione dei più giovani sono fondamentali, ogni gesto quotidiano è un gesto di contrasto o di vantaggio alle mafie, anche scegliere dove andare a cena a Milano e Roma è un gesto politico e antimafia”. In ultimo Lattanzio ha espresso incondizionato supporto e vicinanza al procuratore Nicola Gratteri e alla sua famiglia per le terribili minacce di morte della ndrangheta ricevute nei giorni scorsi.

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