• 28/12/2020

“Ci sia nel Pnrr un capitolo specifico dedicato all’infanzia che potenzi le misure approvate nella Legge di bilancio e quelle già presenti nel Pnrr. È necessario che ci sia una cornice che raccolga tutte le misure a favore dell’infanzia e in particolare chiediamo un sistema integrato e multidimensionale di accoglienza e accompagnamento-sostegno alle gestanti, ai nuovi nati e alle loro famiglie, trattandosi della modalità più efficiente ed efficace di prevenzione e promozione della salute e del benessere delle nuove generazioni, anche in un’ottica di uguaglianza nelle opportunità. Tale sistema ha la finalità di definire un percorso di ‘cure’ che integri le azioni socio sanitarie ed educative, dal concepimento al terzo anno di vita dei bambini e fino al sesto anno; un percorso organizzato, a bassa soglia, prevedibile, riconoscibile, territorialmente non disuguale nell’accesso”.

Così i deputati dem, Paolo Lattanzio, della commissione Cultura, e Paolo Siani, capogruppo Pd in commissione bicamerale Infanzia e adolescenza.

“Nella Manovra - aggiungono - ci sono misure importanti a favore dell’infanzia: dall’assegno unico per i figli con risorse per 3 miliardi (che diventeranno 5 nel 2022), primo passo del Family Act, al rifinanziamento del bonus bebè per tutti i nati nel 2021; dal congedo di paternità obbligatorio allungato da 7 a 10 giorni al fondo da 50 milioni di euro per le aziende che aiutano il rientro al lavoro delle neo-mamme. Oltre ad aiuti per l’imprenditorialità femminile e 500 euro al mese per le mamme single e disabili. In aggiunta ricordiamo il cellulare (o tablet) ‘prestato’ per un anno con abbonamento internet, destinato alle famiglie con Isee sotto i 20 mila euro, e quindi ai ragazzi meno abbienti alle prese con la Dad. Ora per rendere efficaci queste misure occorre un impegno concreto da parte del Governo per una cornice trasversale da inserire nel Pnrr. L’impegno del Presidente del consiglio già c’è stato. Questa scelta - concludono - riconoscerebbe un percorso nascita sociale e sanitario, ponendo l’Italia all’avanguardia in Europa, tendendo a garantire il benessere socio-economico di genitori e bambini, in un processo di universalismo per cui il Pnrr costituisce un’eccezionale occasione per intervenire sui non garantiti, anche in ambito infanzia”.

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