• 27/12/2018

"La scelta del governo di eliminare lo sgravio Ires per tutti gli enti e operatori che agiscono nel mondo del no-profit è una mazzata che ricadrà anche sul nostro territorio: vengono colpite quelle realtà che quotidianamente si occupano di assistenza sociale, sanità, beneficenza, istruzione, alloggio sociale, terzo settore". Lo dichiara il deputato Marco Di Maio, segretario della Commissione Affari costituzionali della Camera, a proposito della scelta compiuta dal governo con la manovra in discussione a Montecitorio di portare l'aliquota Ires per i soggetti del no-profit dal 12 al 24%.

"Il danno – continua - non risiede solo nei 120 milioni di euro di tasse in più che il governo vuole incassare da soggetti impegnati a svolgere servizi che spesso lo Stato da solo non riesce a garantire, ma anche nel fatto che con quelle risorse si fornirà minor assistenza alle fasce più fragili della società. A quella povertà che il governo a settembre, affacciandosi dal terrazzo di Palazzo Chigi, aveva annunciato di aver abolito. Una vera vergogna. A nulla servono le visite alle associazioni o le dichiarazioni di compiacimento se poi gli atti che si compiono vanno nella direzione esattamente opposta a quella che il terzo settore si aspetta”.

“In questo modo si mortifica il protagonismo della società, si mina alla base il concetto di sussidiarietà, si crea una società meno inclusiva e meno disponibile ad aiutare i più bisognosi. Ci opporremo in ogni modo, in parlamento e nella società”, conclude.

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