• 10/06/2019

Trenta l’ha difesa solo nei convegni

“La ministra Trenta avrebbe dovuto salvaguardare l'integrità dell'operazione Sophia nelle sedi governative piuttosto che auspicarne la continuazione nei convegni”. Lo dichiara Lia Quartapelle, capogruppo Pd in Commissione Esteri alla Camera, a proposito delle parole del ministro della Difesa Trenta sulle operazioni della Marina Militare.

“Per come era stata concepita – continua - la missione Sophia raggiungeva l'obiettivo di preservare i confini italiani in quanto confini Europei consentendo non solo di salvare vite umane ma anche di individuare e arrestare i trafficanti di persone. Invece il Governo italiano, in nome di una sterile ideologia anti-Europa, ha preferito sabotare la missione Sophia. Oggi grazie all’atteggiamento tenuto in Europa dal governo Lega-M5S la missione Sophia è di fatto ferma e questo ha costretto l’Italia a fare da sola il pattugliamento dei confini, che prima veniva fatto da navi europee, con un incremento dei costi - più 25 milioni di euro. Se la ministra Trenta avesse fatto il proprio lavoro, cioè se avesse difeso gli interessi italiani che in questo caso coincidono con un rafforzamento dell’Europa, tutto questo non sarebbe successo”.

“Se davvero la ministra vuole una prosecuzione di Sophia metta all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri italiano una revisione della linea suicida portata avanti finora da Lega e M5S”, conclude.

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