• 03/07/2019

 “Nel tempo degli investimenti fermi al palo dello zero virgola è stato ancora più grave bloccare per un anno le decisioni che avrebbero portato nell’immediato sviluppo e impresa. L’analisi costi benefici, che come avevamo denunciato aveva solo la funzione di dilazionare qualunque decisione del ministro Toninelli, si è trasformata solo in una perdita di tempo. Ora si vada avanti”.

Lo dichiara la deputata veronese Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico

“Dal governo è stato messo in atto un ultimo tentativo di nascondere al Parlamento l’esito dell’analisi costi benefici, datata marzo 2019, per oltrepassare le elezioni europee - sottolinea la deputata Dem -  cercando di celare le contraddizioni interne. Un’ennesima dimostrazione del mancato rispetto delle istituzioni e della mancata trasparenza nei confronti dei cittadini italiani. Il documento conferma come fondate le nostre denunce proseguite per un anno intero. Troppo costoso fermare l’opera ha dichiarato il ministro, che però nell’analisi da lui commissionata non ha trovato riscontro nel suo mantra ricorrente sui costi eccessivi dell’opera. In alcun modo, infatti, si fa cenno ad uno spreco delle risorse a danno dei contribuenti italiani. L’opera di revisione- spiega - voluta dal ministro Delrio, infatti, aveva già consentito una riduzione dei costi con un risparmio pari a 533 milioni. L’unico spreco l’ha invece perpetrato il ministro Toninelli per strumentalità politica”.

“Ciliegina sulla torta, due giorni prima della pubblicazione ufficiale dell’analisi costi benefici sul sito del ministero dei trasporti e delle infrastrutture la parlamentare cinquestelle Businarolo ha anticipato, evidentemente con ottime doti divinatorie, una dei rilievi dell’analisi, ovvero il miglioramento della sostenibilità ed efficienza e la risposta alle prescrizioni, peraltro già avvenuta. Questo – conclude Rotta -, una volta di più, dimostra la scorrettezza e l’opacità circa l’accesso agli atti che si perpetua quotidianamente da parte del governo nei confronti del Parlamento e dei rappresentanti dei cittadini.”