• 09/01/2017

“È necessario arrivare al più presto in Parlamento all’approvazione definitiva del reddito di inclusione, e dotare il Paese di una misura universale di contrasto alla povertà”. Lo dichiara Emanuele Lodolini, deputato del Partito democratico.

“Qualcosa di importante – continua - si è iniziato a fare. Penso al governo Renzi: con la legge di stabilità 2016 abbiamo definito un fondo da 1 miliardo 150 milioni e a metà 2016 l'Italia si è dotata di misure come il Sostegno per l'inclusione attiva (Sia). Con i Sia verrà rafforzato il sistema dei servizi sociali sul territorio. Esso prevede, infatti, l'erogazione di un sussidio economico alle famiglie con minori in condizioni di povertà, subordinato all'adesione a un progetto di attivazione sociale e lavorativa. Per accedere al Sia è necessaria una valutazione multidimensionale dei bisogni e la costruzione di un patto con i servizi. La presa in carico richiede interventi personalizzati di valutazione, consulenza, orientamento, monitoraggio, attivazione di prestazioni sociali e di interventi in rete con altri servizi pubblici e privati del territorio. Nei fatti il Sia pertanto, anticipa, in versione ridotta, alcuni contenuti essenziali del Reddito d’inclusione, in attesa che si completi l'iter parlamentare della legge delega per il contrasto alla povertà presentata dal Pd nel luglio 2016 dare sostegno a circa 200mila famiglie, con 500mila minori, per un totale di quasi un milione di persone”.

“Dobbiamo, infine, rispondere all'appello lanciato giorni fa dall’associazione ‘Alleanza contro la povertà’. L'Istat ci dice che un milione e 600 mila famiglie, ovvero 4,5 milioni di persone, con un reddito Isee inferiore a 3000 euro, hanno varcato la soglia della povertà assoluta. Queste famiglie devono essere la priorità, anche attraverso il ricorso a un provvedimento d’urgenza. Qualunque via normativa verrà scelta, ritengo indispensabile portare rapidamente a compimento il lavoro svolto dalla Camera dei deputati con la legge delega per il contrasto alla povertà”, conclude.