• 17/11/2015

La vice presidente della Camera nel ventennale della Commissione d’inchiesta parlamentare

“Trentamila reati ambientali, un giro d’affari delle cosiddette ecomafie quantificabile in circa 22 miliardi di euro nel solo 2014, i dati dell’ultimo rapporto dell’ISPRA in materia di smaltimento in discarica, riciclaggio e raccolta differenziata che ci dicono che c’è ancora molto da fare…La Commissione di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, nata  nella XIII legislatura e ricostituita nelle successive legislature è il segno dell’attenzione e della sensibilità del Parlamento nei confronti delle tematiche della tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e della salute pubblica”.
Lo ha detto la vice presidente della Camera, Marina Sereni, salutando i partecipanti all’incontro “Rifiuti: un’inchiesta lunga vent’anni”, a Montecitorio.
Dopo aver ricordato come le valutazioni e le proposte della Commissione ora insediata “si  siano tradotti in provvedimenti normativi come la legge n.68 del 2015 sugli eco-reati”, la vice presidente ha continuato: “I numeri a cui facevo accenno sono allarmanti,  segno che il fenomeno degli illeciti in campo ambientale - e nel settore dei rifiuti in particolare - necessita di essere contrastato a tutti i livelli e con tutti gli strumenti a disposizione per tutelare la salute dei cittadini e la conservazione dell’ecosistema. Questi temi, oggi più che mai tra loro collegati, incrociano l’esigenza improcrastinabile di definire misure concordate a livello mondiale.  L’appuntamento di COP 21 nelle prossime settimane a Parigi sarà innanzitutto l’occasione per far sentire la vicinanza della comunità internazionale alla capitale francese così duramente colpita dal terrorismo islamista e anche un importante banco di prova per ogni Stato”.

“Certo, l’obiettivo che dovremmo tutti porci  - ha concluso - è quello di non avere più in futuro bisogno di questa Commissione. Ma oggi, di fronte alla complessità e gravità dei fenomeni di cui si occupa, non possiamo che sottolineare come il contributo della Commissione parlamentare di inchiesta sia stato e sia fondamentale nel contrasto agli illeciti e nella definizione di una innovativa gestione del ciclo dei rifiuti che rappresenta un’opportunità non solo per l'ambiente, ma anche per la competitività, la crescita e l'occupazione”.