“Da Cernobbio la ministra del Lavoro, Marina Calderone, sostiene di essere impegnata sui salari. Peccato che la delega che doveva ricevere dal Parlamento, dopo aver messo il salario minimo su un binario morto, giace da due anni in commissione al Senato senza che sia stata votata. Ci vuole una bella faccia tosta per sostenere che sui salari bassi ci sia da parte del governo un impegno, visto che non esercitano nemmeno la delega. La verità è che alla ministra interessano più le nomine, che risolvere il problema del potere d'acquisto di chi lavora ed è povero”.
Così Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro della Camera.