• 09/06/2021

“La riforma che arriva oggi in discussione, dopo un percorso fin troppo tortuoso, è giusta per tre motivi: supera un arcaismo che risale al tempo in cui Camera e Senato avevano una diversa durata; allarga la base elettorale del Senato rendendola uguale a quella della Camera dei deputati e riducendo, almeno potenzialmente, il rischio di risultati elettorali disomogenei e risolve il problema per cui il voto di chi ha tra i 18 e i 25 anni vale la metà di chi ne ha più di 25. Si tratta di una riforma ragionevole, tanto più alla luce del referendum che ha confermato il taglio del numero dei parlamentari e che rende necessari ancora alcuni interventi che hanno a che fare con l'efficienza del nostro sistema istituzionale”. Lo ha detto il deputato del Pd Fausto Raciti, intervenendo in Aula sulla proposta di legge costituzionale che modifica l’elettorato per l'elezione del Senato della Repubblica.

“Ma parliamo soprattutto di una riforma giusta, perché affronta il problema della rappresentanza democratica degli italiani, offrendo uno strumento utile a rafforzare il rapporto delle generazioni più giovani con la democrazia. Proprio l'allargamento delle basi di rappresentanza della democrazia è il terreno su cui noi del Partito democratico siamo consapevoli serva un salto di qualità del processo riformatore. La sfida che il Paese ha davanti a sé, che è quella dello sviluppo, della sostenibilità, del governo dei processi economici nella direzione della piena occupazione, diventa possibile solo se il Parlamento rifletterà davvero gli equilibri del Paese, senza eccessi di distorsione. È questo che porta alla governabilità vera, alla decisione responsabile e alla mediazione necessaria tra interessi e visioni diverse. È questo che rende necessario uno slancio riformatore che accompagni gli impegni del Recovery plan offrendo agli italiani un sistema politico-istituzionale migliore e più equilibrato”.