• 25/03/2015

“Ringraziamo le nostre forze dell'ordine per l’attenta opera d’indagine e di prevenzione degli attentati terroristici. L’efficacia della lotta al terrorismo scaturisce non solo dall’altissima esperienza e dalla professionalità dimostrata dagli inquirenti nelle attività d’indagine sarà anche rafforzata parallelamente dal lavoro di potenziamento svolto dal nostro governo attraverso il nuovo decreto anti-terrorismo”. Lo dichiara Francesca Bonomo, deputata del Partito Democratico.

“Data la situazione di tensione internazionale – continua Bonomo - è d’obbligo tenere alta guardia. In questa direzione, va infatti l'aumento di militari impiegati per la sorveglianza di possibili obiettivi sensibili, come previsto dal nuovo decreto, nonché l’aumento dei fondi per le forze dell'ordine già avvenuto in precedenti provvedimenti. Sempre nel decreto antiterrorismo sono state introdotte nuove fattispecie di reato come l’arruolamento ed il reclutamento di combattenti”.

“Colpisce non poco – prosegue la deputata democratica - il fatto che nel caso odierno della Provincia di Torino tra i presunti jihadisti fossero coinvolti giovani immigrati di seconda generazione. Ciò testimonia il maggiore radicamento del terrorismo sui nostri territori. Diventa quindi fondamentale una seria attività di prevenzione stando però attenti a non generalizzare perché i nostri migliori alleati contro la minaccia terrorista sono proprio i nuovi cittadini integrati nella società italiana e con i quali dobbiamo portare avanti queste attività di prevenzione attraverso politiche di inclusione e formazione nelle scuole, volte a individuare, isolare e poi sradicare sul nostro territorio questi fenomeni di estremismo”.

“Sono vicina alla mia comunità e alle famiglie del territorio – aggiunge Bonomo - che ora sono giustamente scosse da ciò che è accaduto e credo che si debba lavorare insieme per evitare l'aumento delle paure nei cittadini con false ricostruzioni generalizzanti e superficiali che non risolvono il problema ma bensì aggravano il conflitto”.

“Alimentando l’odio interreligioso e razziale non solo si compie un’attività ingiusta e dal mio punto di vista non condivisibile sul piano dei valori, ma, ancora peggio, si rischia di alimentare il problema”, conclude Francesca Bonomo.