Dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata pd
«La notizia che i lavori sulla tratta ferroviaria Ponte nelle Alpi–Calalzo di Cadore si protrarranno fino al 2030 è sconcertante. Parliamo di oltre undici anni di cantieri per appena quaranta chilometri di linea: un tempo inaccettabile, che comporterà la chiusura della ferrovia per circa sei mesi ogni anno, isolando un intero territorio» – dichiara Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico.
«Si tratta di un’opera fondamentale, non solo per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini del Cadore e dei pendolari, ma anche in vista delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. È incomprensibile che RFI e il Governo non abbiano ancora fornito un cronoprogramma aggiornato e trasparente, né spiegato perché i lavori si protraggano così a lungo» aggiunge Scarpa.
«Per questo, assieme a Casu, Fassino, Filippin e Romeo, ho depositato un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, per chiedere chiarimenti precisi sulle tempistiche, sulle motivazioni tecniche di questi ritardi e sulle misure da adottare per ridurre i disagi. Non è accettabile che i residenti e le imprese del territorio debbano subire per anni interi i costi economici e sociali di una gestione inefficiente, senza adeguati servizi sostitutivi né compensazioni» conclude.