“L’arresto dei tre deputati turchi dell’opposizione due dei quali appartenenti all’Hdp è solo il culmine di una serie di episodi repressivi inquietanti da parte del regime di Erdogan. Ricordiamo che il leader dell’Hdp, Demirtas giace nelle galere turche da oltre 3 anni in attesa di giudizio.
Negli ultimi anni in Turchia oltre 150 mila funzionari pubblici sono stati epurati; oltre 50 sindaci eletti dai cittadini turchi sono stati sostituiti da commissari e oltre 20 sindaci di etnia turca sono stati arrestati. È un quadro estremamente preoccupante che denota lo scivolamento del regime di Erdogan verso uno stato di polizia repressivo”. Lo ha detto in Aula il deputato Pd Andrea Romano, che ha presentato un QT con il collega del Pd Piero Fassino al ministro degli Esteri Di Maio sul caso della Turchia.
“La Turchia è un Paese amico e l’Italia si è sempre battuta per mantenere un fortissimo ancoraggio europeo della Turchia ma oggi assistiamo a degli episodi che destano la nostra preoccupazione. Qualsiasi manifestazione di dissenso viene ricondotta alla categoria del terrorismo ed è per questo che pensiamo che si debba agire. È dovere del nostro governo che gli impegni che la Turchia ha assunto vengano rispettati e quindi auspichiamo che vengano al più presto liberati i tre parlamentari arrestati; che si rispetti la volontà dei cittadini turchi e che quindi i sindaci rimossi vengano reintegrati; e che più in generale ci sia il rispetto dei diritti fondamentali e dei diritti civili e politici previsti dal Consiglio d’Europa a cui la stessa Turchia appartiene dal 1949”. Così il deputato del Pd, Piero Fassino, ha replicato al ministro degli Esteri Di Maio nel corso del QT alla Camera sulla Turchia.