• 03/05/2017

“Grillo ha reagito in modo tanto piccato non solo perché il New York Times ha smontato il penoso tentativo di inversione a U dei 5 Stelle dopo anni di campagne anti-vaccini. Il motivo principale è che l’autorevolissima testata americana ha messo il dito nella piaga ed evidenziato che la campagna grillina sui vaccini non è un episodio ma il tassello di metodo sistematico di disinformazione”. Lo dichiara Alessia Morani, vice-presidente del gruppo Pd alla Camera.

“Per stabilire – continua – chi, tra il blog di Grillo e il New York Times, pubblichi fake news, basta una breve ricerca sul web. Ci si imbatte in post che mettono in relazioni i vaccini e l’autismo, titoli come ‘Di vaccini si può morire’, proposte di legge parlamentari o regionali (Lombardia, Lazio, Emilia Romagna) contro le vaccinazioni obbligatorie e anche video in cui lo stesso Grillo spara a zero contro i vaccini. La reazione di Grillo, che di fronte a prove tanto schiaccianti parla di fake news, esemplifica alla perfezione come funzioni uno dei cardini della comunicazione pentastellata: la menzogna elevata a strumento sistematico. In fondo si tratta di un metodo già sperimentato da Trump o dalla Le Pen”.

“Il problema è che il cinismo di Grillo ha un costo altissimo: per l’economia, dal momento che le bufale grilline sui vaccini potrebbero far diminuire l’afflusso di turisti in Italia, e soprattutto per la salute dei bambini, che sono i primi a pagare per le campagne No Vac. Ma per Grillo qualche voto in più conta evidentemente di più che la salute dei più piccoli”, conclude.

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