18/06/2025 - 11:59

“Il Fondo mutualistico nazionale contro gli eventi catastrofali, Fondo Agricat, rappresenta uno degli strumenti più importanti per dare compiuta attuazione al piano strategico nazionale per la Politica Agricola Comune 2023/2027. Mettere a regime, come annunciato da Agea, il sistema delle polizze assicurative incentivate unitamente al pagamento delle pendenze pregresse, in attesa di una necessaria riforma dell’intero sistema assicurativo, rappresenta una passo necessario ed indispensabile per sostenere l’agricoltura italiana anche in termini di liquidità”.

Così il deputato dem della commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari, e la capogruppo Pd in commissione Agricoltura, Antonella Forattini.
“Per questo - aggiungono - abbiamo presentato una interrogazione al Ministro Lollobrigida una articolata interrogazione per conoscere, dopo gli annunci avvenuti nella riunione della Task Force sulla gestione del rischio, i passi  formali già attivati da Agea, le somme erogate a partire da febbraio di quest’anno e quelle da erogare entro la fine dell’anno.  Si tratta di sapere, in particolare, se è stata avviata la presentazione delle domande 2024 per le polizze assicurative incentivate con procedura semplificata e precompilazione con inizio dei pagamenti dal 28 febbraio 2025;  se vi è stato lo sblocco dei pagamenti delle assicurazioni agevolate delle annate pregresse, in particolare per il 2023 - circa 50milioni di euro;  se entro febbraio 2025  vi è stata la emissione dei decreti di pagamento per le assicurazioni agevolate per le produzioni vegetali, circa 150 milioni di euro per la campagna 2024;  se sono stati ufficializzati i decreti di pagamento per le assicurazioni agevolate zootecnia e colture, per un ammontare di circa 10 milioni di euro, di cui 6 milioni per le colture e 4 milioni per la zootecnia tra cui anche gli avicoli; se entro aprile 2025 vi è stata l’erogazione di  circa 8 milioni di assicurazioni agevolate zootecnia e  di 3 milioni di euro relativi alle strutture di campagna, entrambe relative alla campagna 2023. Infine, nell'ambito delle assicurazioni agevolate per le produzioni vegetali, se a partire dal mese di maggio fino al mese di dicembre 2025, AGEA ha avviato l’emissione mensile di decreti di pagamento del valore unitario di circa 2 milioni - per un totale di 16 milioni - a completamento e chiusura della campagna 2015-2022. Ci aspettiamo - concludono - risposte puntuali da parte del ministro Lollobrigida a tutela di quelle imprese che con quelle risorse continueranno a produrre eccellenze nell’interesse generale del Paese anche al fine di superare eventuali criticità che fossero emerse”.

 

06/06/2025 - 17:28

Il capogruppo del Partito Democratico in Commissione Attività Produttive, Vinicio Peluffo, ha presentato un’interrogazione al ministro Pichetto Fratin per fare chiarezza sui ritardi nell’attuazione del meccanismo “Energy Release”, pensato per ridurre il costo dell’energia per le imprese energivore.
La misura, prevista dal decreto-legge 181/2023, è “il solo reale intervento previsto ai fini del contenimento del prezzo dell’energia elettrica pagato dalle imprese industriali italiane”. Nonostante il bando sia stato chiuso a marzo con 559 domande per oltre 70 TWh, “i risultati, attesi per aprile 2025, non sono ancora stati resi noti”.
Peluffo critica la gestione del Governo e chiede spiegazioni sulle interlocuzioni con Bruxelles, rilevando che “non si capisce quale sia stata la ratio per cui sono state esperite delle procedure pubbliche per l’assegnazione dell’energia in carenza dei necessari chiarimenti con la Commissione europea”.
Nell’interrogazione si chiede infine al Governo di “comunicare le tempistiche e coinvolgere gli operatori nella definizione di eventuali modifiche, per tutelare investimenti e credibilità del meccanismo”.

 

 

04/06/2025 - 11:42

“Consigliamo a Giorgia Meloni di uscire dalla bolla e confrontarsi con la realtà. Perché i numeri non mentono mai. L’Istat certifica che ad aprile 2025 i contratti a termine crescono dello 0,8 per cento, il lavoro autonomo dell’1 per cento mentre calano le assunzioni a tempo indeterminato di mezzo punto. Significa che siamo davanti a quello che sosteniamo da tempo: le misure del Governo producono precarietà e bassi salari. Per questo vanno reintrodotte le causali sui contratti a termine. La Presidente del Consiglio fa campagna per l’astensione al referendum dell’8 e 9 giugno per questo: i dati li conosce benissimo e sa che sull’occupazione stabile il suo è un fallimento totale”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

03/06/2025 - 13:42

“Chi sostiene che non si deve votare al Referendum dovrebbe guardarsi allo specchio e riflettere su quello che ha fatto finora ad esempio sulla sicurezza sul lavoro. I numeri non mentono mai e rivelano quanto il Governo perda tempo e non applichi nessuna misura efficace. La cosiddetta patente a crediti, che è poco più di una gigantesca autocertificazione, riguarda quasi 800mila imprese edili. Di queste hanno attivato la patente circa la metà, 432mila. Al 30 aprile del 2025 i controlli effettuati sono stati poco più di 12mila, ovvero il 2,7 per cento delle aziende, e le sospensioni - che non significa interruzione di attività - sono state appena 21, ovvero lo 0,0004 per cento. Sono dati del Ministero del Lavoro che ha risposto a una interrogazione del Pd qualche settimana fa. Quando la Calderone dice che stanno facendo tanto per limitare i morti sul lavoro racconta balle. In un Parse dove nel 2024 sono morti 1080 operai nei cantieri queste misure sono poco più che simboliche. Per queste ragioni vanno messi in campo strumenti straordinari: dall’eliminazione del massimo ribasso alla fine dei subappalti a cascata, dall’assunzione di almeno mille ispettori in più alla responsabilità in solido delle imprese committenti. Quest’ultima misura è prevista nel referendum dell’8 e 9 giugno. Davanti all’immobilismo del Governo e alla gravità dei numeri occorre andare a votare in tanti anche per questo”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

07/05/2025 - 18:18

Ha dell’assurdo la risposta della presidente Meloni al premier time al Senato sul CPR in Albania. Ha detto “entro la fine della settimana il 25% dei migranti trattenuti in Albania sarà rimpatriato”: un modo nuovo e curioso di comunicare i dati, ancora prima che il dato sia reale. Dalle nostre ricostruzioni invece risulta che al 27 aprile 4 persone erano state rimpatriate, a fronte delle 55 che sappiamo essere transitate per il centro (40 inizialmente + le 15 recentemente trasferite). Le percentuali non tornano. La premier poi si dilunga nel ribadire come “quasi tutti” i trattenuti nei centri siano pericolosi criminali: un dato che è impossibile confermare, visto che nessun accesso è stato consentito non solo ai fascicoli giudiziari, ma anche solo a una lista di nomi delle persone portate in Albania. Posso sicuramente affermare di aver parlato, recandomi fisicamente nel CPR di Gjadër, con diverse persone che riportavano di non avere alcun precedente penale. Ci tengo poi a ribadire una cosa, su tutte: a prescindere da quale sia la storia giudiziaria di ciascuna di quelle persone, tutte quelle che sono state condannate per dei reati hanno già scontato la loro pena in carcere. Non possiamo accettare questa retorica strumentale, che è solo un maldestro funambolismo sul dettato costituzionale “la legge è uguale per tutti” per insinuare che ad alcune persone, in virtù del solo fatto di essere straniere, spetta una seconda pena aggiuntiva, da scontare nei CPR. Chi sta in un CPR subisce una detenzione amministrativa, e si trova lì solo perché non è in possesso di regolare documentazione. Un esempio su tutti? Abel Okubor, morto a 37 anni nel CPR di Brindisi qualche giorno fa, non aveva commesso alcun reato. Era finito in CPR per un disguido burocratico, dopo 12 anni di lavoro in Italia come bracciante. Il giorno in cui è morto aveva ricevuto una proposta di lavoro che gli avrebbe permesso di regolarizzare la sua condizione. Qualsiasi insinuazione sui reati eventualmente commessi da queste persone non c’entra nulla con il sistema CPR ed è crudele e costosissima propaganda, e in quanto tale va respinta.

Così la deputata del Pd Rachele Scarpa.

 

07/05/2025 - 14:28

“La Giunta Comunale di Orbetello ha impedito le celebrazioni del 25 aprile perché si trattava di una “manifestazione di carattere politico”. Le motivazioni rese note dopo due settimane dal Comune sono francamente ridicole e sovversive: la Festa nazionale della Liberazione, celebrata da 80 anni in tutto il Paese dalle maggiori cariche dello Stato e giorno festivo dalla nascita della Repubblica, è stata definita da un ente pubblico un evento politico per impedire che venisse svolto liberamente? Ma stiamo scherzando? Una legge del 1946 equipara il 25 Aprile alle principali festività nazionali, come il 2 Giugno, il 1° Maggio, Natale e Pasqua. Si tratta di una ricorrenza che celebra la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo e che appartiene alla storia e alla coscienza democratica del paese, al di là delle appartenenze politiche. Se questo è il nuovo criterio, ci chiediamo allora cosa accadrebbe se il Presidente della Repubblica volesse venire a Orbetello per celebrare la Festa della Repubblica: non gli verrebbe concessa la piazza? E’ oggi più che mai urgente e necessario che il ministro dell’Interno intervenga per evitare che questo episodio increscioso rimanga isolato e non consenta ad amministratori in malafede di infangare i valori fondanti della democrazia”. È quanto dichiara il deputato Pd Marco Simiani.

05/05/2025 - 19:30

“Non è passata nemmeno una settimana dal Primo Maggio e già abbiamo la conferma di quanto ribadito sia alla festa dei lavoratori e delle lavoratrici sia durante la Giornata Internazionale per la Salute e la Sicurezza sul lavoro del 28 aprile: i numeri delle morti sul lavoro sono da guerra civile” così Chiara Gribaudo, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, commentando i dati Inail sugli infortuni e i decessi sul lavoro in Italia nel primo trimestre del 2025.

“146 persone hanno perso la vita e come se non bastasse le denunce per malattie professionali sono aumentate dell’8%, dimostrandoci ancora una volta che in Italia di lavoro si muore e che questa situazione tragica deve terminare - prosegue Gribaudo - Serve uno sforzo più incisivo da parte della politica per mettere la parola fine a quella che è una piaga sociale”.

“Occorre una vera e propria rivoluzione: quanto fatto finora non è sufficiente, bisogna cambiare la cultura della sicurezza, che viene ancora considerata come un adempimento burocratico, e un nuovo patto nel Paese, in cui sindacati, datori di lavoro e politica uniscano le forze per garantire a tutti e tutte il diritto fondante della nostra Costituzione” conclude Gribaudo.

 

02/05/2025 - 14:02

"Revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini e darla a Matteotti è un atto di grande significato politico e civico. Per questo oggi sono venuta a San Clemente, in provincia di Rimini, a rendere omaggio alla sindaca Mirna Cecchini, alla giunta e al consiglio comunale che, per celebrare il 25 aprile, hanno fatto questa scelta.

Una decisione che sottrae San Clemente alla mistificazione storica perché dare la cittadinanza onoraria a Mussolini non era, nel ventennio fascista, una libera scelta, ma un'operazione di propaganda per esaltare il culto della personalità del dittatore.

Giacomo Matteotti, invece, è stato colui che tra i primissimi sfidò il regime pagando con la vita. Il suo modo di fare politica, coraggioso e schietto, è ancora oggi un esempio da seguire in un momento molto difficile come quello che stiamo vivendo in cui le libertà che sono alla base di un sistema democratico sono sotto minaccia.

Per questo la scelta del comune di San Clemente è un gesto simbolico di resistenza che va valorizzato e promosso. Mi auguro che i tanti, troppi comuni che ancora hanno Mussolini tra i cittadini onorari seguano questo esempio". Lo dichiara da San Clemente (Rn), Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

 

02/05/2025 - 11:40

"Oggi sono intervenuto in Aula alla Camera per sollecitare l' effettiva messa a disposizione delle risorse stanziate in legge di bilancio per le iniziative per la memoria della Resistenza, della nascita della Repubblica, del voto alle donne e della approvazione della Costituzione, in occasione dell' ottantesimo della Liberazione. Si tratta di superare al più presto un ritardo evidente nella messa a disposizione di quelle risorse, destinate alla Confederazione delle associazioni combattentistiche e partigiane. Il Ministro Abodi, presente in Aula, ha assunto precisi impegni in merito, rispondendo alla mia interpellanza. Ora quegli impegni andranno rispettati. Per quanto mi riguarda mi riservo di assumere se necessario ulteriori iniziative parlamentari". Così Andrea De Maria, deputato PD, in una nota a seguito della replica alla sua interpellanza urgente al governo sullo stanziamento delle risorse per le iniziative dedicate al 25 aprile.

30/04/2025 - 16:39

“A Biella, in consiglio comunale, la destra respinge mozione dell'opposizione per togliere la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Ad Imperia il sindaco Scajola dice no ad una via da intitolare a Sandro Pertini.
Il deputato Donzelli giustifica il saluto romano dei militanti neofascisti a Milano e a Dongo.
Questa è la destra che si riconosce nei valori democratici ed antifascisti della Costituzione? D'altronde nel simbolo di Fratelli d'Italia campeggia la fiamma tricolore tanto cara al gerarca fascista e razzista Almirante. E domani faranno finta, come è avvenuto il 25 aprile con la Festa della liberazione, di festeggiare il lavoro che continuano a negare per favorire gli interessi dei potentati economici senza affrontare le vere criticità che restituiscano al lavoro dignità, opportunità per tutti, sicurezza e salari giusti”.

Lo dichiara il deputato PD, Silvio Lai.

 

30/04/2025 - 11:36

Quel pugno chiuso in Italia è il simbolo di chi ha combattuto contro la tirannia nazifascista che nelle piazze, così come avviene oggi, fa il saluto romano in una chiave nostalgica e rievocativa. E quel saluto fa tutt'uno con la fiamma tricolore del vostro stemma di partito voluta dal gerarca razzista Giorgio Almirante. Quel pugno chiuso rappresenta il bello e toccante gesto di Tommie Smith e John Carlos che su un podio olimpico resero manifesta agli occhi di tutto il mondo la necessità di battersi per affermare diritti umani e civili uguali per tutti. Tanta strada ancora c'è da fare per garantire quella riunificazione che è incastonata nell'agire della Resistenza e nei valori della Costituzione. Si cominci con il togliere la fiamma tricolore dai simboli, dal cancellare le strade intitolate ad Almirante, dall'abrogare la cittadinanza onoraria a Mussolini in diverse città italiane e si riconosca Bella Ciao quale canzone di democrazia, libertà e giustizia da cantare tutti insieme il 25 aprile dopo l'Inno d'Italia. La mia proposta di legge va in quella direzione”.

Così Stefano Vaccari, deputato PD e Segretario di Presidenza della Camera dopo le dichiarazioni di Giovanni Donzelli sul saluto romano.
 

 

28/04/2025 - 17:50

Nota dell’europarlamentare PD Cecilia Strada e della deputata Rachele Scarpa rispetto all’ultima visita ispettiva effettuata nel CPR albanese di Gjader nei giorni 26 e 27 aprile 2025.

Al giorno 27/04/2025, delle 41 persone trasferite in Albania, abbiamo contato nel centro solo 25 persone. Dove sono gli altri 16? Nessuna informazione ufficiale è stata fornita in risposta alle nostre domande, né tantomeno ai diversi accessi agli atti effettuati, perciò lo dobbiamo dedurre incrociando informazioni pubbliche, registro degli eventi critici, informazioni provenienti dai legali. Oltre alla prima persona portata in Albania nel pomeriggio dell’11 aprile e riportata in Italia la mattina del 12, senza nemmeno entrare nel CPR, delle altre 15 persone mancanti all’appello riteniamo verosimile che 6 siano state riportate in Italia per mancata convalida del trattenimento, 5 perché valutate, a seguito di episodi autolesivi o criticità sanitarie, non idonee alla vita in comunità ristretta, e 4 siano state rimpatriate nel Paese d’origine (anche loro, in ogni caso, tutte riportate in Italia per poter essere espulse: il trasferimento e il trattenimento in Albania, oltre che un’inutile sofferenza per loro, è stata un’inutile spesa).

I numeri delle presenze nel CPR parlano da soli, e certificano la storia drammatica di un’operazione fatta in fretta e furia, secondo incomprensibili criteri di selezione delle persone da trasferire, in un clima sostanzialmente ostativo al pieno esercizio del potere ispettivo dei parlamentari e di assoluta e deliberata noncuranza verso le vulnerabilità dei singoli, che sono emerse in continuazione sin dal primo giorno.

 

26/04/2025 - 20:26

"Il 25 aprile è il giorno in cui il nostro Paese ha ritrovato la libertà e la democrazia, ponendo fine all’orrore del nazifascismo. Una data fondativa per la Repubblica, che ogni anno deve essere celebrata con rispetto, partecipazione e libertà. Con grande preoccupazione apprendiamo che a Orbetello la giunta comunale di centrodestra ha negato all’ANPI – storica custode della memoria della Resistenza – l’autorizzazione per organizzare le iniziative legate all’80° anniversario della Liberazione. Una decisione grave e incomprensibile, che, secondo quanto riportato da alcune fonti, sarebbe stata motivata da presunte esigenze di "ordine pubblico", senza però alcuna comunicazione ufficiale chiara e trasparente. Ieri, al Presidente provinciale dell'ANPI di Grosseto, Giulio Balocchi, è stata notificata una multa di 566 euro: un atto che suona come una clamorosa sgrammaticatura istituzionale, destinata a segnare tristemente l'80° anniversario della Liberazione.
Non possiamo non chiederci se il Comune di Orbetello abbia interpretato in modo restrittivo e strumentale l'invito del Governo alla "sobrietà" per le celebrazioni, disposto a seguito del lutto nazionale per la morte di Papa Francesco. Ma "sobrietà" non può e non deve mai tradursi in cancellazione della memoria o limitazione della partecipazione democratica. Il 25 aprile non è soltanto una data da ricordare: è la radice stessa della nostra democrazia. Difenderla significa difendere il futuro di tutti noi. ". Così si legge nell'interrogazione che i Parlamentari toscani Marco Simiani, Laura Boldrini, Emiliano Fossi, Simona Bonafé, Arturo Scotto, Dario Parrini (che presenterà l'interrogazione anche al Senato) e l'intero Gruppo parlamentare del Partito Democratico alla Camera dei Deputati hanno presentato un’interrogazione urgente al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per accertare le reali motivazioni della decisione e valutarne la legittimità e affinché celebrazioni fondamentali per la storia e l’identità della Repubblica possano svolgersi liberamente, senza ostacoli o censure, in nessun Comune d’Italia.

25/04/2025 - 20:08

“Denunciare e punire i due agenti che ad Ascoli Piceno hanno identificato una cittadina che aveva esposto uno striscione antifascista per la festa del 25 aprile. Gli agenti si sono permessi di identificare la signora senza un motivo lecito. Non siamo in uno Stato di Polizia. La legge è con quella donna. Questa è una Repubblica antifascista. Gli agenti hanno commesso un gravissimo abuso di potere e un atto illegale”. Lo scrive in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

24/04/2025 - 18:57

"Domani festeggerò l'80esimo anniversario della Liberazione a Grosseto e Orbetello. La mattina alle 9.45 sarò a Grosseto per partecipare al corteo organizzato da Anpi che partirà dal Bastione della Rimembranza. Intorno alle 13 mi sposterò ad Orbetello da dove, poco fa, è arrivata la notizia che il Comune ha negato il suolo pubblico all'Anpi per le iniziative che ha previsto e per le quali aveva, per altro, già pagato le spese. Un diniego senza una motivazione ufficiale che ha tutto il sapore di una precisa quanto inaccettabile scelta politica. Del resto, stiamo parlando dello stesso sindaco Casamenti che intende intitolare un parco a Italo Balbo, squadrista violento e fascista della prima ora che organizzò la marcia su Roma. Avevo già in programma di partecipare alle iniziative di Orbetello e adesso lo farò con ancora più convinzione. Porterò la mia solidarietà e il mio sostegno ad Anpi e alle cittadine e ai cittadini di Orbetello che conoscono il valore del 25 Aprile e della Liberazione. E' evidente che questa giornata non può essere di sola memoria, ma di resistenza. Ottant'anni fa come oggi. Non ci lasceremo certo intimidire: ci vediamo in piazza". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo

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