01/08/2025 - 12:37

“La Corte di giustizia dell’Unione europea si è pronunciata sulla definizione di paese sicuro che coinvolge i procedimenti di frontiera nei Cpr in Albania. Alla luce della sentenza della Corte, l’impianto della normativa italiana ridisegnato dal Governo con il Dl 157/2024 si dimostra nella sostanza non pienamente in linea con il diritto UE. Anzitutto non può essere qualificato come sicuro un Paese che non soddisfi, per talune categorie di persone, le condizioni sostanziali di tale designazione. I giudici UE aggiungono peraltro che i motivi e le fonti di informazione sui cui si fonda la designazione di Paese sicuro devono essere pienamente accessibili e valutabili, allo stato attuale di ogni singola procedura, da parte del giudice nazionale, che in assenza di tali informazioni può svolgere anche propri controlli, per garantire un'effettiva tutela giurisdizionale ai richiedenti protezione internazionale, che oggi invece si vedono respinte le domande sulla base della normativa italiana senza possibilità di provare o verificare se il loro paese sia effettivamente sicuro o meno ai sensi della normativa UE”.

Così il capogruppo Pd nella commissione affari europei della Camera, Piero De Luca.

 

 

04/06/2025 - 17:17

“Oggi la destra ha compiuto un atto gravissimo: ha trasformato la paura in norma, ha ridotto il Parlamento a un passacarte e ha lasciato le forze dell’ordine senza risorse né futuro. Con il voto di fiducia imposto al Senato, il Governo ha approvato un decreto che non aumenta la sicurezza, ma restringe le libertà. Criminalizza i più fragili, i migranti, chi manifesta, chi soccorre. E lo fa togliendo a deputati e senatori ogni possibilità di intervento, ogni confronto, ogni correttivo.”

Lo dichiara Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico, commentando l’approvazione definitiva del decreto sicurezza.

“Non c’è un euro per assumere nuovo personale, non c’è una norma che sblocchi le graduatorie, non c’è alcun rispetto per chi ogni giorno indossa una divisa per garantire i diritti di tutti. Insieme al collega Andrea Casu abbiamo presentato ordini del giorno chiari per chiedere lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi per vice ispettori e per rafforzare davvero la Polizia di Stato. Il Governo li ha bocciati. E chi osa lamentarsene viene persino redarguito e intimidito pubblicamente dal sottosegretario Molteni, che invece di ascoltare chi chiede giustizia, usa le sue pagine social per rispondere con arroganza e minacce velate. È un uso del potere che offende le istituzioni.”

“Questa maggioranza continua a usare i decreti legge come manganelli politici, saltando ogni confronto democratico, blindando norme con il voto di fiducia e tradendo ogni promessa. Non si governa la sicurezza con la propaganda, ma con investimenti seri e rispetto per i cittadini, per chi lavora nelle forze dell’ordine, per chi manifesta pacificamente e per il Parlamento.”

“Chi oggi ha votato questo decreto ha votato contro le libertà e contro la dignità del lavoro pubblico. Il Partito Democratico sarà al fianco di chi resiste e si oppone a questa deriva.”

 

29/05/2025 - 15:05

"Mi sono recata diverse volte in visita ispettiva presso i cpr della Sicilia occidentale, quelli di Milo a Trapani e di Pian del Lago a Caltanissetta e ho riscontrato le condizioni inumane ed estreme in cui sono costrette a vivere quelle persone, condizioni che peggiorano sempre di più. Purtroppo non tutte quelle storie sono a lieto fine. Io credo che non sia accettabile che per mera propaganda si continui a negare la dignità di quelle persone, la loro salute e la loro sicurezza. Quei cpr vanno chiusi, non sono luoghi di accoglienza, ma di tortura.
Il governo però con questo decreto inasprisce le disposizioni di trattenimento in queste strutture dei migranti e aumenta la repressione del dissenso. Le nostre città e i nostri territori continuano ad essere insicuri perché questo governo non pensa a misure efficaci di prevenzione contro la criminalità, ma solamente a reprimerla". Lo ha detto in Aula la deputata del Pd, Giovanna Iacono, intervenendo sul suo odg al dl sicurezza.

29/05/2025 - 14:10

Potevate scegliere tra la propaganda e la gogna del diritto. Avete scelto la propaganda avrete la gogna.

“Il governo poteva scegliere tra la propaganda e la gogna del diritto: avete scelto la propaganda, avrete la gogna. Ha bocciato decine di ordini del giorno che chiedevano tutela dei diritti e ha fatto suo solo uno, quello sulla castrazione chimica. Un tragico ritorno alla pena corporale, sepolta nel passato più remoto, in barba allo Stato di diritto e alla funzione rieducativa della pena”. Lo ha detto in Aula il deputato dem Gianni Cuperlo, nel corso nel corso delle dichiarazioni di voto al decreto sicurezza.

“Voi illudete i cittadini dicendo che risponderete ad una domanda di sicurezza, cosa che non accadrà, ma in cambio pretendete e state per ottenere con un voto di fiducia, una quota della loro libertà, la libertà di manifestare, la libertà di impiegare il proprio corpo in battaglie non violente per l'affermazione di un diritto negato. Anche esperti ONU, hanno sollevato dubbi gravissimi sulla compatibilità del decreto con i trattati internazionali sottoscritti dall’Italia. Parliamo di figure autorevoli: Gina Romero, Irene Khan, Mary Lawlor, e altri relatori speciali che chiedono di rispettare i diritti fondamentali, e denunciano norme vaghe, applicazioni arbitrarie, e il rischio di discriminazioni verso minoranze, migranti, rifugiati”.

“Non siamo alla vigilia di un nuovo fascismo – ha concluso Cuperlo - ma alcune pulsioni nostalgiche riemergono, come in un riflesso involontario. Ricordate però le parole di Giuseppe Dossetti: ogni regime autoritario nasce da un’iniezione di paura, a cui si offre un antidoto solo apparente. Voi, oggi, iniettate paura e chiedete libertà in cambio. Così non solo rendete l’Italia più ingiusta: la rendete meno libera. E questo, prima o poi, vi verrà chiesto di spiegarlo”.

 

20/05/2025 - 15:15

“Il Pd ha presentato una questione pregiudiziale sul Dl Cittadinanza che consideriamo un atto ostile e codardo con il quale il governo taglia con un colpo d'accetta il legame profondo tra il nostro Paese e le collettività italiane sparse in tutto il mondo. Una scelta, quella del governo, impropria e inopportuna che considera gli italiani all'estero una 'minaccia' e non più una risorsa. Una decisione ipocrita e incoerente. La presidente Meloni ha fatto una campagna elettorale sullo 'ius sanguinis', fomentando una guerra tra migranti e emigrati, l'esatto contrario di quello che servirebbe: politiche inclusive e d'integrazione”. Lo dichiara il deputato Pd, Fabio Porta, intervenendo in Aula di Montecitorio sulla questione pregiudiziale al Dl Cittadinanza.

“Il governo – continua l'esponente dem eletto nella circoscrizione estero - con la decretazione scavalca il ruolo del Parlamento e gli organismi di rappresentanza, primo tra tutti il Consiglio Generale degli italiani all'estero che andava consultato. E invece, seguendo il solito copione propagandistico, il ministro Tajani taccia di opportunismo gli italiani all'estero, 'approfittatori' perché richiedenti cittadinanza italiana”. “Con questo decreto viene posta la fine della trasmissione della cittadinanza per gli italiani all’estero in maniera retroattiva. Un atto illegale e in violazione della nostra Costituzione che crea cittadini italiani di serie A e B”, conclude Porta.

 

15/05/2025 - 15:15

“Era febbraio 2024 quando il parlamento ha licenziato il protocollo con l'Albania per la realizzazione dei centri. Dopo poco più di un anno il governo presenta un nuovo decreto che modifica radicalmente l'accordo precedente. Il governo ammette di avere fallito e che il modello presentato dalla Presidente del Consiglio come il sistema che ci avrebbe copiato tutta l'Europa è stato un enorme flop: un modello di spreco di risorse. Il Pd è stato facilmente profeta di quello che sarebbe successo: un progetto che non serviva a nulla se non alla propaganda del governo, pagata a caro prezzo dai contribuenti italiani”. Lo ha dichiarato la deputata Pd, Simona Bonafè nella dichiarazione di voto alla fiducia posta dal governo sul cosiddetto Dl Albania.
“I numeri – sottolinea l'esponente dem - non sono piegabili alla narrazione quotidiana del falso successo del governo: anche nella versione originaria i centri avrebbero potuto trattenere al massimo il 2% dei migranti che arrivano in Italia. Invece di ammettere il fallimento, il governo prima si accanisce contro i giudici, poi facendo il gioco delle tre carte, crea una lista dei 'Paesi sicuri' e infine, sposta le competenze della convalida dei trattenimenti alla corti d'appello, distorcendo il sistema giudiziario”.
“Con questo decreto, in Albania arriveranno migranti trasferiti dai Cpr italiani in attesa di essere espulsi. Ma dov’è l’ effetto deterrenza? Parlavate di lotta contro i trafficanti di esseri umani per tutto il globo terracqueo e l'unico criminale che è stato trovato in Italia, Almasri, è stato riportato a casa con gli onori di Stato. I tanti soldi spesi per un fallimento annunciato, andavano spesi per la sanità pubblica e per abbattere le liste d'attesa e per fare vere politiche di cooperazione con i Paesi dai quali i migranti partono”, conclude Bonafè.

 

15/05/2025 - 14:40

La destra ha prodotto il più costoso spot elettorale della storia sulla pelle dei migranti

“Il governo si rifiuta di fare una relazione dettagliata sui soldi pubblici sprecati in questi anni per realizzare le strutture in Albania, ad oggi praticamente inutilizzate e trasformate in tutta fretta in Cpr”. Lo dichiara il deputato del PD Marco Simiani che ha presentato un ordine del giorno al Dl Albania che è stato rifiutato.
“Si parla di centinaia di milioni di euro dei contribuenti gettati al vento e di personale delle Forze dell’Ordine bloccato inutilmente fuori dall’Italia: risorse che il governo ha il dovere giuridico e morale di rendicontare. Mentre famiglie ed imprese sono in sofferenza a causa dei costi energetici, la destra ha prodotto il più costoso spot elettorale della storia sulla pelle dei migranti”, conclude Marco Simiani.

 

14/05/2025 - 18:35

“Mentre votiamo l’ennesima fiducia, questa volta al decreto sull'immigrazione irregolare, prendiamo atto che sui Cpr in Albania c’è un solo dato certo: esercitare il controllo democratico sul loro ‘funzionamento’, si fa per dire, è praticamente impossibile. Accessi agli atti negati, informazioni non date, tentativi di violazione arbitraria delle prerogative parlamentari, numeri e storie delle persone ricostruite solo grazie all’impegno di quei parlamentari che si sono recati fisicamente a verificare ciò che avviene. Un vero abisso del diritto in violazione della Costituzione. Nel Cpr di Gjader, ad esempio, nei primi 13 giorni abbiamo contato sul registro eventi 35 segnalazioni, di cui oltre la metà erano gesti di autolesionismo o tentativi di suicidio. Calcolatrice alla mano, dall’inizio della mastodontica operazione, ottobre 2024, sono state portate in Albania: 16 persone a ottobre, 9 a novembre e 49 a gennaio poi tornate in Italia. In sette mesi di attività sono transitate 157 persone in tutto. Di cosa parliamo? Restano agli atti solo le dichiarazioni trionfalistiche, gli spauracchi sui giudici comunisti, la foto delle persone ammanettate, le ridicole percentuali sui rimpatri. Il risultato finale è un buco nero che tutto risucchia e fagocita insieme al miliardo di euro dei contribuenti italiani anche i diritti delle persone. Noi a questa presa in giro crudele e vergognosa non ci stiamo e non ci staremo mai”.

Così la deputata democratica, Rachele Scarpa, intervenendo in Aula alla Camera per annunciare il voto contrario del Gruppo al Dl sull'immigrazione irregolare.

 

08/05/2025 - 22:39

Il Decreto Albania, che converte il centro di Gjadër in CPR, è stato approvato in commissione e la prossima settimana arriverà in Aula. Già di per sé il testo era una vergogna, perché esportava fuori dall’UE un modello fallimentare, quello dei CPR, che produce solo sofferenza e morte. Come se non bastasse, sono arrivati ieri all’ultimo tre emendamenti della relatrice che rappresentano plasticamente il metodo utilizzato finora: si procede a tentoni, mettendo toppe su toppe nel tentativo disperato di far “funzionare” un modello che, per quanto è assurdo, ha del perverso. Avevano scritto male la norma con cui cambiavano la destinazione d’uso dei centri trasformandoli in CPR, facendo sì che chi faceva richiesta d’asilo in Albania dovesse essere portato in Italia: dunque presentano un emendamento per “porre rimedio”, comprimendo sempre più l’istituto del diritto d’asilo. La costruzione del centro albanese va a rilento, non senza problemi e opacità: dunque prorogano di un anno la possibilità di andare in deroga al codice dei contratti pubblici. Ogni giorno aumenta il numero delle persone da riportare in Italia, ma una alla volta, e ogni viaggio è a spese dei contribuenti italiani: dunque si regalano due motovedette all’Albania, chissà che il loro utilizzo possa non figurare nel conteggio finale delle spese.

Evidentemente l’unica funzione del Parlamento, per questa maggioranza, è quella di ratificare decreti su decreti funzionali esclusivamente a coprire le orrende falle economiche, logiche e logistiche della propaganda di Meloni. Una vera vergogna, sulla pelle delle persone migranti, con i soldi dei contribuenti italiani.

 

09/04/2025 - 19:36

“Il Partito Democratico voterà contro la proposta di legge sulla Corte dei Conti, perché demolisce ogni possibilità di azione dei cittadini di fronte agli sprechi di risorse pubbliche. Non condividiamo la separazione delle carriere anche nella magistratura contabile, la gerarchizzazione del pubblico ministero e le norme che violano i principi costituzionali riguardanti l’inamovibilità del giudice e l’indipendenza del pubblico ministero. L’ipotesi poi di veder addirittura cancellate anche le sue articolazioni regionali rischia di compromettere l’efficacia di tutto il sistema. Ci troviamo di fronte a una Pdl che prevede l’impunità di fatto per il governo, con l’assoggettamento degli apparati dello Stato, lo svuotamento dei poteri e delle funzioni degli organi giudiziari e di controllo”.

Così la deputata democratica e responsabile Giustizia del Pd, Debora Serracchiani, motiva le ragioni del voto contrario del Gruppo alla Pdl Corte dei Conti.

“Viene il sospetto - aggiunge - che sia stata scritta proprio per proteggere l’attuale esecutivo dall’uso disinvolto dei fondi pubblici come, ad esempio, nel caso dello scandaloso protocollo Albania sui centri per migranti. Tutti i nostri emendamenti che miravano a contrastare alcune delle peggiori disposizioni introdotte, tra cui la definizione della colpa grave, l’estensione delle cause di non punibilità, la ‘pietra tombale’ del parere preventivo sugli atti successivi, la riduzione del controllo concomitante, la delega in bianco al governo per riorganizzare la Corte, sono state bocciate. Ci troviamo dinnanzi - conclude - a una riforma sbagliata e che viola gli stessi principi costituzionali”.

 

08/04/2025 - 17:57

“Per Meloni chi vince le elezioni si prende tutto, compresi i soldi degli italiani”

Anche in questo caso, come in tutte le occasioni in cui il governo Meloni ha voluto incidere sul sistema della giustizia, il mirino non è puntato verso l’efficientamento, la buona amministrazione, l’efficacia dell’azione pubblica in tutte le sue forme. Ma, al contrario, verso l’assoggettamento degli apparati dello Stato, lo svuotamento dei poteri e delle funzioni degli organi giudiziari e di controllo. È questa la logica che pervade anche il provvedimento che abbiamo all’esame: addomesticare il controllore.

La parola “responsabilità” viene completamente cancellata dal vocabolario dell’amministrazione della cosa pubblica. E la norma che forse incarna più di tutte questa scandalosa volontà è quella sulla prescrizione. Insomma, questo provvedimento serve a voi, più che al Paese. Fare della Corte dei Conti un organo quasi esclusivamente dedito a funzioni consultive, peraltro sovrapponendosi con le funzioni di altri importanti pezzi dello Stato come il Consiglio di Stato o l’ANAC, vuol dire rinunciare ad esercitare un controllo effettivo sulla condotta di chi, per conto dello Stato e di tutte le sue articolazioni, gestisce le risorse pubbliche. La norma che prevede la sostanziale impunità per il governo è l’emblema di questa intenzione ed inaugura una nuova era dell’amministrazione della cosa pubblica nel nostro Paese: il tempo dell’irresponsabilità e dell’uso disinvolto dei fondi pubblici, come insegna il caso del centro per migranti in Albania. È questa l’Italia di Meloni, Salvini e compagnia cantante: chi vince le elezioni si prende tutto, compresi i soldi degli italiani.

Così Marco Lacarra, deputato del Pd in Commissione Giustizia, intervenendo in Aula.

13/02/2025 - 09:50

Oggi, giovedì 13, ore 15 – Sala Berlinguer, Via Uffici del Vicario 21, Roma

Oggi, giovedì 13 febbraio alle ore 15, nella Sala Berlinguer della Camera dei Deputati, si terrà una conferenza stampa promossa da Laura Boldrini (PD) e Marco Grimaldi (AVS) a cui parteciperanno: Maysoon Majidi (attivista curdo-iraniana, assolta la scorsa settimana dal Tribunale di Crotone dall’accusa di essere una scafista); Parisa Nazari (attivista iraniana del movimento Donna, Vita e Libertà); Riccardo Noury (portavoce di Amnesty International Italia).

“Viviamo un tempo al contrario, in cui vengono arrestate le vittime e liberati i carnefici. Questa conferenza stampa sarà un'occasione per denunciare le politiche del governo che trasformano i migranti in bersagli, anziché tutelarli, e per riaffermare la necessità di un approccio equo e umano alla gestione dei flussi migratori” dichiarano in promotori Laura Boldrini e Marco Grimaldi.

Per l’ingresso della stampa da Via Uffici del Vicario 21 è necessario inviare una richiesta di accredito all’indirizzo pd.ufficiostampa@camera.it

Per gli uomini è obbligatoria la giacca.

 

04/12/2024 - 18:05

"Non ha fatto in tempo ad essere approvato definitivamente dal Senato che il decreto flussi è già azzoppato. E' di poco fa, infatti, il parere del Consiglio superiore della magistratura che boccia "l'emendamento Musk" quello con cui la maggioranza vuole spostare alle Corti d'appello la competenza sulla convalida o la proroga dei trattenimenti dei richiedenti asilo provenienti dai cosiddetti "paesi sicuri".
La motivazione è quella che avevamo già evidenziato più e più volte sia in commissione sia in aula: le Corti d'appello si intaserebbero e non hanno la preparazione adeguata per occuparsi di migranti, come invece ce l'hanno le sezioni specializzate dei tribunali. E' una questione di buon senso.
Il buon senso che non hanno né la maggioranza né Nordio, ce l'ha il CSM. Il governo ci ripensi: ponga fine a questa assurda guerra con la magistratura che fa male al Paese, non risolve alcun problema e a questo punto non è neanche più utile alla loro propaganda". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

04/12/2024 - 14:32

“Da oggi è legge l’ennesimo decreto immigrazione del governo Meloni ed è disumano come gli altri. Il livello di crudeltà di questo decreto si misura da quanto renda più difficili i salvataggi in mare dei bambini, mentre i figli potranno ricongiungersi al genitore lontano non prima di due anni perché qualche parlamentare della Lega ha voluto mettere la bandierina ideologica sulla solita criminalizzazione degli stranieri. La direzione giusta da seguire è esattamente quella opposta, a partire dall'abrogazione della legge Bossi-Fini, per costruire un sistema di sponsor che dia garanzie per l'incrocio di domanda-offerta con permessi per ricerca di lavoro, perché è l’unica vera strada per garantire più sicurezza per tutti e per andare incontro alle esigenze del  sistema produttivo del nostro Paese. Una grande occasione mancata perché ancora una volta la destra, invece di governare, ha scelto di fare propaganda sulla pelle dei migranti”. Così il deputato democratico Matteo Mauri, responsabile Sicurezza del Partito Democratico.

28/11/2024 - 16:48

“Questo decreto flussi è in realtà l’ennesimo decreto immigrazione ed è disumano come gli altri decreti. Perché ancora una volta il governo e la destra provano a fare propaganda piantando la propria bandiera su un tema delicatissimo come quello dei migranti”. Così il deputato democratico Matteo Mauri, responsabile Sicurezza del Partito Democratico, intervistato sui canali social dei deputati dem.

“L'obiettivo del Partito Democratico - ha aggiunto l’esponente Pd - resta il superamento della Bossi-Fini. E’ l'unico modo per superare questo meccanismo dei flussi del click day. La presidente Meloni aveva detto che non lo condivideva. Noi ci aspettavamo che facesse una proposta di vero cambiamento. Invece, come al solito, non ha fatto assolutamente nulla di utile.“L'appello di Elon Musk – ha concluso Mauri - che ha chiesto di mandare via i giudici che non sono allineati con le prese di posizione del governo sembra abbia avuto effetto. Questa destra è abituata a scattare sull’attenti e sbattere i tacchi, l’ha fatto anche questa volta”.

 

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