“La cessione di Iveco a un gruppo extraeuropeo rappresenta un campanello d’allarme per il futuro del nostro sistema industriale e per la capacità dell’Italia di difendere i propri asset strategici. Iveco è uno degli ultimi grandi costruttori industriali italiani nel settore dell’automotive pesante. Il trasferimento del controllo fuori dall’Unione Europea rischia di indebolire il presidio industriale nazionale e di spostare le principali leve decisionali all’estero. È indispensabile che il governo garantisca che la sede torinese mantenga un ruolo strategico e che una parte della governance resti in Italia. È necessario tutelare i lavoratori e la filiera produttiva mentre le garanzie occupazionali appaiono limitate a un orizzonte di due anni. Chiediamo un piano industriale dettagliato, con impegni vincolanti e pluriennali su stabilimenti, livelli occupazionali e investimenti in ricerca e sviluppo, per proteggere l’indotto, in particolare in Lombardia ed Emilia-Romagna.
Il caso Iveco è il sintomo di una fragilità più ampia: la mancanza di una politica industriale nazionale ed europea capace di proteggere e rilanciare i settori strategici. L’Italia deve farsi promotrice di un quadro comune europeo di difesa industriale, con strumenti pubblici d’intervento sul modello francese e tedesco. Su questi aspetti fondamentali il ministro Urso oggi in audizione non è stato in grado di assumere impegni chiari. Rimangono aperti tutti i problemi emersi: tutelare l’interesse nazionale, garantire la continuità produttiva e assicurare che Iveco resti un presidio industriale e tecnologico italiano all’interno di una strategia europea condivisa”.
Così i deputati del Pd Vinicio Peluffo, Antonella Forattini, Alberto Pandolfo, Arturo Scotto e Gian Antonio Girelli.
“La possibile cessione del gruppo Iveco, storico marchio italiano dell’automotive, solleva forti preoccupazioni non solo per i riflessi occupazionali e produttivi, ma anche per l’impatto sull’intero sistema industriale e sulla tenuta strategica del Paese.” Lo dichiara il deputato del Partito Democratico Gian Antonio Girelli, primo firmatario di una interrogazione al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, insieme ai colleghi del Pd Antonella Forattini e Vinicio Peluffo.
“Gli stabilimenti italiani di Iveco sono una risorsa fondamentale non solo per l’occupazione ma per l’intero comparto manifatturiero. Iveco impiega circa 36.000 persone, di cui oltre 17.000 in Italia. Il piano industriale 2024-2028 prevede investimenti per 5,5 miliardi di euro, fondamentali per la transizione energetica e l’innovazione tecnologica: è evidente che una cessione potrebbe compromettere tale percorso e mettere a rischio occupazione, filiere e competenze.
Il Governo chiarisca come intende intervenire. Non possiamo permettere che un’altra eccellenza industriale venga ceduta senza che il Governo si assuma le sue responsabilità”, concludono i dem Gian Antonio Girelli, Antonella Forattini e Vinicio Peluffo.