02/12/2025 - 14:28

"Ho avuto modo, rispondendo all'invito del comitato olimpico palestinese, di affrontare uno dei temi che riguarda l'accesso alla pratica sportiva in Palestina. La nostra visita in Cisgiordania ci ha portato a conoscere nel dettaglio una realtà che è una delle sfumature di un percorso e un progetto di pulizia etnica indubitabilmente in corso. Ho incontrato allenatori e allenatrici, anche molto giovani, che fanno quello che possono rispetto alla promozione dello sport. Per tanti di loro, atleti inclusi, è stato impossibile partecipare a questo evento. Tanti non sono riusciti a rientrare a casa dopo questa giornata. E alla fine abbiamo avuto un altro assaggio di una situazione drammatica; abbiamo incontrato dei giovanissimi atleti calciatori palestinesi che sono stati incarcerati, torturati. Abbiamo visto i segni sulle loro braccia, sulla loro pelle. Abbiamo incontrato la mamma di un giovanissimo tredicenne atleta di Muay Thai, una grande promessa sportiva, ucciso con una fucilata alle spalle. E non è stato possibile soccorrere il suo corpo. La famiglia lo ha ritrovato chiamando al suo cellulare al quale ha risposto un ufficiale dell'esercito israeliano. Credo che tutto questo sia inaccettabile, soprattutto è in violazione di qualunque principio non solo costituzionale ma anche della carta olimpica. Fra due mesi ospiteremo in Italia i giochi olimpici, ci sarà un faro acceso sullo sport, e noi abbiamo il dovere di prendere posizione, di schierarci, di manifestare quello che pensiamo rispetto a quello che io definisco un manuale di apartheid di cui ho avuto modo di poter sfogliare ogni pagina e fa veramente orrore". Lo ha detto Mauro Berruto, deputato e responsabile nazionale Sport del Pd, intervistato a margine della conferenza stampa del Pd promossa dalla delegazione Pd appena rientrata dalla missione in Cisgiordania.

28/10/2025 - 15:29

“Piena solidarietà a Emanuele Fiano. È inaccettabile che in un Paese come l’Italia, a ottant’anni dalla Liberazione, gli sia stato impedito di parlare”. Così in una nota Vinicio Peluffo, deputato del Partito Democratico e commissario del Pd di Pisa.

“Impedire a qualcuno di intervenire in un’università - aggiunge Peluffo - è un gesto grave e intollerabile. La libertà di parola e di confronto sono pilastri della nostra democrazia e vanno difesi senza ambiguità.

Emanuele rappresenta da sempre un punto di riferimento per la nostra comunità democratica, per il suo impegno costante nel difendere i valori della Costituzione, della memoria e dell’antifascismo, e per la coerenza con cui ha portato avanti la sua azione politica, dentro e fuori il Parlamento.

Chi tenta di colpire Fiano non colpisce solo una persona, ma il senso stesso di una cultura politica che si fonda sul rispetto, sulla libertà e sulla democrazia”, conclude Peluffo.

 

09/10/2025 - 15:34

“L’accordo raggiunto in Egitto, con l’immediato cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas e un pieno accesso agli aiuti umanitari, segna un passaggio storico, che apre uno spiraglio di luce dopo mesi di orrore e devastazione. È il frutto di un significativo impegno diplomatico di Stati Uniti, Egitto, Qatar e Turchia. La strada è ancora lunga. Ora spetta all'Europa recuperare protagonismo nel sostegno alla popolazione martoriata di Gaza, nella complessa fase di attuazione dell'accordo e nella ricostruzione”.

Lo ha detto Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Affari europei alla Camera, al Timone delle 13 di Giornale Radio.

“In questo quadro - ha aggiunto - ci auguriamo che, dopo aver balbettato per mesi, il governo Meloni faccia la propria parte, assuma una postura all'altezza della tradizione diplomatica del nostro Paese. Decisivo sarà riconoscere lo Stato di Palestina. Un atto dovuto, non più rinviabile, premessa necessaria per garantire la soluzione fondata sul principio dei due popoli e due Stati. Unica via - ha concluso - per una pace giusta e duratura”.

 

08/10/2025 - 17:59

“Oggi dal Governo l’ennesima reticenza che stride con il dovere di assicurare il rispetto del diritto internazionale. Un atteggiamento indecente: da una parte il Ministro in aula per screditare la Flotilla sostiene che la via di mare non è quella giusta e che al Governo sarebbero bastate poche ore per portare gli aiuti attraverso la via di terra, ma in concreto non alza un dito per far arrivare gli aiuti già raccolti da Music for Peace a Gaza.

Oggi, infatti, oltre 300 tonnellate di aiuti alimentari, raccolti da Music for peace per sostenere la popolazione palestinese, sono fermi in attesa di poter raggiungere Gaza. Il protrarsi di questa situazione rischia di vanificare l’impegno delle associazioni umanitarie italiane e dei cittadini che hanno contribuito alla raccolta. Soprattutto, la richiesta di togliere gli alimenti energetici come miele, marmellata e biscotti che, oltre a essere una richiesta inaccettabile, in quanto proprio quegli alimenti servono per affrontare la denutrizione di chi a Gaza viene affamato dal governo di Israele, diventa un’onere in più per le associazioni che dovranno smaltirli e che invece hanno il compito di portarli a chi ha bisogno.

Da settimane come Partito Democratico siamo in contatto con Music for peace e con il governo per ottenere delle risposte e oggi a precisa domanda su quali iniziative il Ministero degli Esteri ha intrapreso o intende intraprendere per favorire lo sblocco del canale di terra e assicurare la consegna degli aiuti destinati alla popolazione di Gaza, risponde andando fuori tema. Affermare solamente di essere in contatto con l’associazione e non indicare le azioni puntuali per lo sblocco degli aiuti richieste dalla nostra interrogazione, arrivando a negare addirittura la messa al bando dei cibi energetici da parte di Israele, è un atteggiamento gravissimo che conferma l’inerzia di questo esecutivo nello sblocco degli aiuti umanitari per Gaza”.

Così le deputate del PD Laura Boldrini e Valentina Ghio dopo la presentazione di una interrogazione presentata con il collega del Pd Giuseppe Provenzano al question time alla Camera, per chiedere al Ministro della Cooperazione internazionale cosa intendesse fare per sbloccare il canale via terra e assicurare la consegna degli aiuti umanitari destinati alla popolazione di Gaza.

 

06/10/2025 - 13:12

"L' annuncio di una manifestazione domani a Bologna che inneggia alla strage del 7 ottobre compiuta da Hamas rappresenta un campanello di allarme che non va sottovalutato. Come non vanno sottovalutati gli episodi di violenza avvenuti in occasione dei cortei per Gaza. Tutti noi che siamo scesi in piazza, in modo pacifico e non violento, dobbiamo essere determinati e intransigenti nell'isolare e respingere qualunque deriva violenta o antisemita. E tenere la barra dritta su quella che è l' unica risposta alla spirale terribile di guerra e terrorismo: la ripresa del processo di pace. Per garantire ai palestinesi il diritto a vivere in un proprio stato ed il diritto alla sicurezza dello stato e del popolo di Israele".

Così Andrea De Maria, deputato PD

 

02/10/2025 - 12:22

“Anche oggi spicca l’assenza in Parlamento della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per una discussione che arriva in grave ritardo di fronte alla più grande tragedia del nostro secolo. Mentre a Gaza continua un assedio disumano che brucia vite, speranze e futuro, Meloni, dopo mesi di complice silenzio, trova solo il tempo di fare dichiarazioni irresponsabili sulla pelle dei volontari della Global Flotilla. Una missione umanitaria, pacifica, disarmata, nella legalità internazionale, illegittimamente fermata dall'esercito israeliano, alla quale rivolgiamo il nostro abbraccio colmo di gratitudine. Anche quando la Commissione Ue, dopo mesi di immobilismo, ha presentato una proposta seppur parziale di sanzioni ad Israele, il governo italiano si è sottratto a questa assunzione di responsabilità. Nonostante l'Onu, attraverso una commissione d'inchiesta, abbia riconosciuto che a Gaza è in corso un genocidio”.

Così la vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, Valentina Ghio, intervenendo in Aula in occasione delle comunicazioni del ministro Tajani su Gaza, in cui ha toccato anche il tema del blocco degli aiuti umanitari.

“Da settimane le associazioni italiane, tra cui Music for peace, - ha aggiunto - denunciano il blocco degli aiuti umanitari nel canale di terra. Il governo ha detto in quest’aula che bastavano poche ore per sbloccarli, invece è ancora tutto fermo. Il ministro Tajani mi ha risposto che 'è incontrovertibile che si sono mossi', ma io osservo che è incontrovertibile che gli aiuti portati da Music for Peace sono ancora lì bloccati. Il governo passi dalle parole ai fatti e si impegni a garantire la consegna diretta e integrale degli aiuti alle organizzazioni palestinesi riconosciute. Solo le mobilitazioni cresciute nelle ultime settimane hanno portato ad una reazione forte e a definire che la misura è ormai colma. Noi pensiamo che non sia più rinviabile che anche l'Italia riconosca ufficialmente lo Stato di Palestina, scelta che hanno compiuto già oltre 150 Paesi del mondo. Mentre Meloni, a differenza di Francia, Spagna, Gran Bretagna, ha condizionato in modo tale il Sì da renderlo solo una prospettiva irrealistica. Adesso si è aperto uno spiraglio di pace - ha concluso - abbiamo la consapevolezza dei suoi limiti, ma dobbiamo compiere ogni tentativo perché si arrivi ad un accordo che blocchi la carneficina dei palestinesi”.

 

 

24/09/2025 - 12:06

“E’ compito dello Stato italiano e dell’Unione Europea difendere la Global Sumud Flotilla e tutto l’equipaggio. Le notizie di questa notte destano preoccupazione: polveri urticanti e bombe sonore hanno colpito le imbarcazioni che battono bandiera italiana. Quelle imbarcazioni trasportano medicinali e beni di prima necessità destinati a Gaza, è un’operazione umanitaria non un atto ostile. Siamo in pensiero per le sorti dei volontari, per i nostri colleghi di partito Arturo Scotto, Annalisa Corrado e Paolo Romano. È un fatto grave e inaccettabile che impone un intervento immediato del governo”. Lo dichiara la deputata Pd Michela Di Biase.

23/09/2025 - 15:58

“Vergognosi e ridicoli gli attacchi al sindaco di Rimini Jamil Sadhegolvaad che ha detto no al governo israeliano della guerra e del massacro”

Sulla Palestina è evidente che anche oggi c’è chi vuole fare confusione e usare le violenze di alcuni per oscurare le manifestazioni enormi di questi giorni. E lo si fa per assecondare di fatto Trump e Netanyahu e il governo di quest’ultimo; che vuole radere al suolo la Palestina, prendersi le sue terre, continuare il massacro di innocenti. Hamas va combattuta in ogni modo, anche con la forza, e chi sfascia e delinque, come a Milano, va condannato.  Ma ora basta. Stanno massacrando un popolo. E c’è un vittimismo aggressivo e un ribaltamento della realtà. Come l’attacco al sindaco di Rimini “accusato (ridicolo) di essere iraniano (per altro cosa falsa) e che viene messo nel mirino di attacchi filogovernativi israeliani per avere preso una posizione contraria alla presenza alla fiera del turismo TTG dell’ente di turismo del governo Netanyahu. Ha fatto bene.  È l’ente di un Governo che fa una guerra a un popolo che scappa a piedi nudi, con 20mila bambini sterminati. “Mi definisca cosa vuole dire bambino” o “Riviera Gaza sarà una miniera d oro che divideremo con Trump”. Sono solo alcune bestialità che è quasi impossibile commentare per la disumanità. Ma sono parole di chi sostiene il governo Netanyahu e del Ministro israeliano Smotrich. Avrebbero portato questi progetti, queste parole queste volontà al TTG? Si può ignorare quanto fa il governo di Israele? Va poi ricordato che alle fiere di Ieg dall’inizio del conflitto ucraino non è consentito alla Russia di intervenire per via delle sanzioni che l’Italia applica. E ora anziché sanzionare Israele, persino si attacca  personalmente il sindaco Jamil Sadegholvaad sindaco di  una città già martoriato dalle bombe e ricostruita sulla pace tra i popoli, sindaco che pone un tema di pace in Palestina. A questo punto è bene che Se il governo scapperà dalle sanzioni a Israele e non riconoscerà due popoli due Stati allora siano Comuni e Regioni d’Italia a fare ciò che il governo non fa. Ogni Regione e Comune dovrebbe riconoscere con un proprio atto lo Stato di Palestina. Non un solo atto simbolico. Ma un inizio. Il punto politico è che la Meloni non fa nulla e regge il moccolo a Netanyahu e Trump.  Su 193 paesi Onu ,152 riconoscono la Palestina. Anche Spagna, Francia, Inghilterra e tutto il mondo anglosassone tranne gli USA. Solo l’Italia e la Germania dicono no a sanzioni e no a sospendere l ‘accordo di partneriato con Israele.  Ai tedeschi e alla Meloni chiediamo “Avete un complesso su Israele per quello che è accaduto nei campi di stermino e per leggi razziali? L’Italia democratica non ce l’ha quel complesso. Perché resisteva, era deportata e uccisa insieme agli ebrei. Bene allora i sindaci e i comuni di Romagna e d’Italia  che con atti e gesti si battono per la pace e non hanno paura neanche delle minacce e del ribaltamento dei fatti che li accusa.

Così Andrea Gnassi, deputato Pd ed ex sindaco di Rimini.

 

19/09/2025 - 13:38

Che dicono Meloni e Tajani? Netanyahu va fermato

“Riteniamo le parole del ministro Salvini, rilasciate durante una intervista alla televisione israeliana, vergognose e inaccettabili. Dire che ‘Israele ha diritto di difendersi’,  ribadendo la vicinanza del Governo italiano a quello israeliano con un conclamato genocidio in corso pone l'Italia ancora più nitidamente dalla parte sbagliata della storia. Il ministro Tajani e la presidente Meloni hanno qualcosa da dire in proposito?
Che tipo di minaccia rappresentano i 20mila bambini trucidati a Gaza? Le altre decine di migliaia di civili bombardati, massacrati, sadicamente deportati in assenza di luoghi sicuri?”.

Così i parlamentari democratici a bordo della Global Sumud Flotilla, Arturo Scotto e Annalisa Corrado.
“Se il ministro avesse davvero a cuore la lotta all'antisemitismo - aggiungono - cosa di cui ci permettiamo di dubitare fortemente, vista la sua esplicita vicinanza ai disvalori fascisti, dovrebbe contribuire a fermare la mano assassina di Netanyahu. Mano che sta seminando un odio così radicale verso Israele, che non farà altro che fomentare e nutrire i focolai di antisemitismo mai del tutto sopiti nel mondo, contro i quali noi che ci rifacciamo ai valori della nostra costituzione antifascista ci siamo sempre opposti con forza e nettezza”.

 

18/09/2025 - 16:04

“Bene le iniziative del sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, e del presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale. Non si può più accettare il silenzio o la negazione di fronte alla tragedia di Gaza. È inaccettabile per la coscienza democratica ignorare i civili vittime di questa guerra”. Lo dichiara Andrea Gnassi, deputato Pd ed ex sindaco di Rimini.
“Occorre passare dalle parole ai fatti – prosegue l’esponente dem – con un’azione civile e istituzionale, in Italia e in Europa, per fermare le violenze e difendere i diritti umani. Il Parlamento deve discutere e decidere iniziative concrete. Vergognosa la fuga dalle responsabilità del governo sulla mozione delle sanzioni: servono coerenza e coraggio. Vanno promosse indagini per crimini di guerra, come già fatto in Spagna, e interrotte tutte le partnership di fronte a questo sterminio: da quelle militari a quelle tecnologiche ed economiche. In questo senso se il governo non fa nulla è bene promuovere dal basso in tutti i Comuni e Regioni, azioni e fatti anche attraverso le infrastrutture territoriali. L’azione del porto di Ravenna che ha bloccato container di armi dirette a Israele e bloccare la presenza di Israele e degli enti governativi alla Fiera TTG del turismo di Rimini aprono una nuova lotta dal basso contro le barbarie del governo Netanyahu. tutta l’Emilia-Romagna si oppone a intese che nei fatti rafforzano o supportano un governo che fa la guerra ”.
“Noi – conclude Gnassi - insieme agli atri gruppi di opposizione, abbiamo occupato l’Aula della Camera per chiedere al governo di riferire su Gaza: senza un voto in Aula non si va avanti! . È un atto di responsabilità e di coscienza di fronte a una tragedia che interpella la politica. Anche la nostra Regione, terra di libertà, continuerà a battersi per due popoli e due Stati, contro il terrorismo e contro un governo israeliano che prosegue con stragi e parole criminali. È fondamentale che le istituzioni italiane dicano con chiarezza no a nuovi accordi con chi cancella vite e territori. La politica estera non può essere regolata dall’indifferenza: servono valori e responsabilità”.

12/09/2025 - 14:44

“Il ministro Tajani smentito dal suo stesso partito in Europa”

Ieri in Parlamento abbiamo visto la solita storia: parole tardive e ancora troppo timide da parte del governo italiano nella condanna al macellaio di Gaza, Benjamin Netanyahu. Tajani non esprime soltanto le contraddizioni interne alla maggioranza di governo, ma è lui stesso in contraddizione. Forza Italia ieri ha votato al Parlamento Europeo una risoluzione che chiede il riconoscimento della Palestina e di appoggiare le sanzioni proposte da Ursula von der Leyen che, seppur in ritardo, comunque rappresentano un passo avanti importante. In Europa Forza Italia è d'accordo alle sanzioni e al riconoscimento della Palestina e il ministro degli Esteri di Forza Italia, nonché vice presidente del Consiglio del nostro Paese, è il protagonista di un'Italia che sta frenando misure e azioni conseguenti per fermare il massacro a Gaza.
Così il deputato Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Partito Democratico.

 

02/09/2025 - 13:59

Il Partito democratico aderisce all’iniziativa organizzata dall’Ordine dei giornalisti del Lazio che, con Articolo 21 e altre associazioni, scenderà in piazza a Roma mercoledì prossimo per ricordare i nomi di tutti i giornalisti uccisi a Gaza. Perché nella Striscia è in corso anche una strage di reporter: secondo l’Onu dal 7 ottobre 2023 ad oggi sarebbero stati uccisi più di 247 giornalisti palestinesi, che stavano soltanto documentando al mondo l’orrore della guerra e svolgendo un lavoro indispensabile e prezioso. Il Pd sarà in piazza per difendere la libertà di stampa e chiedere che sia garantita la sicurezza di tutti gli operatori dell’informazione.

Così in una nota il deputato Stefano Graziano, capogruppo del Pd nella Commissione parlamentare di Vigilanza Rai.
 

 

01/09/2025 - 11:07

Governo tuteli missione

“Inaccettabili le minacce del governo israeliano che intende fermare la missione umanitaria Global Sumud Flotilla procedendo all'arresto, alla stregua di terroristi, delle persone presenti sulle navi. Proseguirebbero così le azioni criminali di Netanyahu e dei suoi sostenitori impedendo di portare viveri e medicinali a Gaza dove si sta morendo anche per malnutrizione. Intervengano le autorità internazionali per impedire questa ennesima barbarie. In quella flotta di pace e di aiuti ci sono anche navi partite dall'Italia. Meloni e Tajani si attivino immediatamente a tutela della missione e dei suoi partecipanti. La legalità internazionale di questa missione umanitaria va difesa con grande determinazione. Basta sudditanza verso chi sta commettendo un genocidio e chi lo sta legittimando”.

Così il segretario di Presidenza della Camera e capogruppo Pd in commissione Ecoreati, Stefano Vaccari.

 

25/08/2025 - 17:32

Sono sconcertato di fronte alle parole del ministro Abodi che, nel respingere l'ipotesi di sospensione dalle competizioni sportive internazionali per Israele, sostiene che "quello della Russia è stato un fatto molto più cruento, molto più aggressivo che ha inciso sulla sovranità di una nazione che doveva essere sostenuta e difesa". Incredulo, sottolineo ancora una volta la doppia morale del governo, quasi come se alcune vite contassero in modo diverso rispetto alle altre. Siamo vicini alla nazione Ucraina, alla tragedia del suo popolo e del suo sport, ribadiamo la necessità e la giustizia del ban sportivo alla Russia, ma sinceramente non ci capacitiamo di come sia possibile voltare lo sguardo in questo modo di fronte a una delle tragedie più epocali di questo primo quarto di secolo, quella di Gaza, della Palestina (che ricordo essere una nazione riconosciuta da 138 stati delle Nazioni Unite), del popolo e dello sport palestinese.

Così Mauro Berruto, deputato del Pd e responsabile nazionale Sport del Partito democratico.

 

21/08/2025 - 16:43

“Le azioni di Netanyahu e della destra israeliana radicale rappresentano una minaccia non solo per il popolo palestinese ma per la stabilità e la sicurezza internazionale. L’invasione di Gaza e l’espansione degli insediamenti in Cisgiordania sono atti che violano il diritto internazionale e mettono a rischio la possibilità stessa di costruire un futuro di pace in Medio Oriente”. Lo dichiara il deputato Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa.

“Per questo - prosegue l’esponente dem - chiediamo al governo Meloni di abbandonare ogni ambiguità e di assumere una posizione chiara: servono sanzioni, embargo sulle armi, sospensione degli accordi di cooperazione con Israele, in linea con una risposta europea forte e unitaria. Non si può restare complici, né girare lo sguardo di fronte a un disegno che punta ad annientare il popolo palestinese”.

“L’Italia - conclude Graziano - deve contribuire attivamente a fermare Netanyahu e a rilanciare un percorso di pace giusta e duratura, basata sul riconoscimento dello Stato di Palestina e sulla garanzia di sicurezza per Israele. Ogni esitazione rischia di rendere vano l’impegno della comunità internazionale e di tradire i valori di umanità e giustizia che il nostro Paese è chiamato a difendere”.

 

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