16/11/2023 - 14:36

Dichiarazione di Antonella Forattini, deputata Pd e componente la commissione Agricoltura della Camera

“Il provvedimento sulla cosiddetta carne coltivata è l’ennesima, pomposa bandierina da sventolare per distrarre gli elettori a cui è stato promesso cose che non stavano in piedi prima e continuano a non stare in piedi oggi. Un provvedimento che nasceva già falsato nella sua terminologia  e infatti, anche grazie al lavoro del Pd , oggi parliamo  di carne coltivata e non di carne sintetica.”  Così Antonella Forattini, deputata del Pd e componente la commissione Agricoltura nel motivare il voto di astensione del suo gruppo al Ddl sulla carne coltivata. “E’ bene infatti specificare e chiarire – ha aggiunto Forattini- che in Europa la carne coltivata, come tutti i novel food, è soggetta a una valutazione del rischio di condotta dall’Agenzia per la sicurezza alimentare (l’EFSA). Tale Agenzia dà il proprio nulla osta solo se e quando accerta che il profilo nutrizionale e quello di rischio sono analoghi rispetto ai prodotti che vanno ad affiancare. In caso sia riconosciuto, la Commissione può autorizzarne sia il commercio che il consumo.” Rivolgendosi poi al governo e alla maggioranza, l’esponente Pd ha dichiarato: “sapete benissimo che questo provvedimento verrà bocciato dall’Unione Europea. Ma prima che ciò avvenga ci vorrà del tempo, e allora meglio passare all’incasso con un po’ di fumo negli occhi agli italiani. Ecco perché, per noi, si tratta solo di populismo legislativo. Pur convinti della sua inconsistenza, siamo altrettanto consapevoli che il percorso di innovazione che la scienza ha avviato deve essere calato opportunamente nella nostra società, deve tener conto delle esigenze e anche delle preoccupazioni di chi, tutti i giorni, porta avanti le produzioni del nostro made in Italy. E siccome non è pensabile di fermare i progressi della scienza,  - ha concluso Forattini- superato questo provvedimento faccio un appello affinché si inizi da subito, con serietà e responsabilità, a costruire le condizioni perché l’Italia possa farsi trovare pronta di fronte ai progressi che la scienza può fare in questi settori e in questa materia. E lo faccia insieme a quelle filiere e a quei soggetti che subiranno in prima persona gli effetti del progresso scientifico.”

10/11/2023 - 13:14

"Oggi ho illustrato alla Camera l'interpellanza urgente, a mia prima firma, sulla crisi de La Perla. L'inaffidabiltà della proprietà appare sempre più evidente, anche a fronte della avvenuta liquidazione in Gran Bretagna della società madre, La Perla Management Limited, di cui abbiamo avuto notizia ieri e che risale allo scorso 3 novembre. Come già al tavolo di crisi di lunedì registro una forte sintonia fra le istituzioni (Città Metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna e Governo) in una iniziativa volta a garantire insieme ai posti di lavoro la permanenza in Italia di un presidio produttivo di grande valore e di un marchio fondamentale per il Made in Italy. Confermo la mia solidarietà ai lavoratori e ringrazio loro e le organizzazioni sindacali per la mobilitazione che stanno mettendo in campo, con grande impegno e senso di responsabilità. Continuiamo a lavorare insieme uniti, fra i diversi livelli istituzionali e fra tutte le forze politiche. Una unità fondamentale per rendere efficace la nostra azione". Così Andrea De Maria, deputato.

09/11/2023 - 18:55

Oggi si è svolto al Ministero dell' Impresa e del Made in Italy il tavolo di crisi per la Marelli, per una verifica sulle evoluzioni in atto.

"Oggi ho partecipato al tavolo di crisi per la Marelli - ha dichiarato Andrea De Maria, deputato PD- e non posso che esprimere soddisfazione per i risultati che sono stati fino a qui raggiunti. La mobilitazione dei lavoratori e delle loro Organizzazioni Sindacali e l' iniziativa delle istituzioni sono state fondamentali per gli sviluppi positivi che sono in corso. Ora  vanno seguiti con lo stesso impegno  gli sviluppi, di un percorso che prevede l' arrivo di nuovi investitori e la tutela dei posti di lavoro. Percorso che deve ancora andare a buon fine e va seguito fino alla fine".

"Sono contento che una vertenza che si era avviata in un contesto così critico -ha dichiarato Virginio Merola deputato PD- veda in campo una prospettiva di soluzione.  Si tratta di salvaguardare insieme ai posti di lavoro un presidio produttivo di grandissimo valore per il territorio e per tutto il Paese. Grazie ai lavoratori e tutti quelli che si sono impegnati in questi mesi difficili. Continuiamo a lavorare insieme fino a che tutto sarà in fila".

09/11/2023 - 12:03

“Questo testo avrebbe dovuto essere diverso, poiché in commissione Agricoltura un lavoro certosino e responsabile tra tutte le forze politiche aveva consentito di trovare un accordo unanime per rispondere alla necessità di favorire, promuovere e dare prospettiva ai tanti giovani che avrebbero voluto cimentarsi in agricoltura mettendosi a capo di una impresa. Invece il governo, con il braccio armato del Mef, ha utilizzato il parere in commissione Bilancio per imporre la cancellazione di una decina di articoli, stravolgendo nei fatti il provvedimento e calpestando il lavoro parlamentare. Abrogati gran parte degli impegni di spesa che non permetteranno di dare concretezza e sostanza alle lodevoli intenzioni di favorire in agricoltura il ricambio generazionale, non a caso riconosciuto come priorità all’interno dell’agenda politica dell’Ue e punto di forza nel Piano Strategico della Pac. Anche Cia e Copagri vi avevano chiesto di fermarvi. Ma avete voluto andare avanti lo stesso: dei 100 milioni previsti inizialmente, infatti, ne sono rimasti 15, assolutamente insignificanti per una legge cornice che si poneva obiettivi di lunga gittata”.

Così il capogruppo del Pd in commissione Agricoltura alla Camera, Stefano Vaccari, intervenendo in Aula per esprimere il voto contrario del Gruppo alla Pdl Imprenditoria giovanile.

“Secondo l’Istat - ha aggiunto - le aziende agricole guidate da giovani sono poche e sempre meno. Nel 2020 erano il 13% del totale contro il 17% di dieci anni prima. Con questo testo vengono purtroppo meno misure che avrebbero consentito un cambio di passo, quali l’esonero dagli obblighi contributivi per gli imprenditori under 41, il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali, le agevolazioni fiscali per i redditi derivanti da agricoltura multifunzionale. Saltato anche il recupero delle spese per la riqualificazione di fabbricati rurali, ma soprattutto le fondamentali misure per favorire l’accesso al credito. D'altronde il ministro Lollobrigida, ormai in campagna elettorale personale per le prossime europee, ha solo la necessità di mettere bandierine sul nulla, come per la carne coltivata o l’istituzione di una medaglia premio per i cuochi italiani. Un'altra cosa la sa fare molto bene. Nominare commissari sulle varie emergenze ed istituire commissioni per allargare il fronte degli amici. Nel frattempo - ha concluso - evoca il Made in Italy e poi si dimentica di fatto l'agricoltura nella prossima manovra finanziaria”.

09/11/2023 - 10:48

Domani in Aula alla Camera il Governo risponderà alla mia interpellanza urgente sulla vertenza La Perla. Fondamentale che le istituzioni siano unite. Per difendere i posti di lavoro e un marchio così prezioso per il Made in Italy.

Lo scrive su X Andrea De Maria, deputato Pd.

06/11/2023 - 18:17

"Ho partecipato oggi pomeriggio al tavolo di crisi per "La Perla" al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Purtroppo la totale mancanza di risposte concrete da parte di chi era presente per la proprietà, peraltro accompagnata da generiche ed inaccettabili dichiarazioni su esuberi di personale, conferma tutte le preoccupazioni che abbiamo manifestato come deputati e senatori PD in una interpellanza parlamentare depositata questa mattina. E conferma le ragioni della mobilitazione dei lavoratori e delle loro Organizzazioni Sindacali. Le istituzioni  unite devono assumere tutte le iniziative necessarie per garantire la continuità produttiva e la difesa di un marchio così prezioso per il Made in Italy, di fronte ad una proprietà evidentemente gravemente inadempiente. Questo abbiamo chiesto al Governo nella nostra interpellanza e questa necessità risulta più che mai evidente dopo la riunione di oggi pomeriggio.". Così Andrea De Maria, deputato PD.

06/11/2023 - 10:50

“E’ un provvedimento nato per dare fiato alla propaganda piuttosto che per intervenire su un tema complesso che avrebbe richiesto equilibrio, responsabilità e assonanza con le indicazioni dell’Unione Europea. Una legge che si discosta anche dalle motivazioni che hanno spinto molte organizzazioni, da quelle agricole a quelle dei consumatori, dalle Acli a Slow Food, da Fedeperparchi a Kyoto Club, alla Cna tanto per citarne alcune,  a sottoscrivere un manifesto in favore della cultura del cibo di qualità e contro il cibo artificiale e di laboratorio. In quel manifesto non si chiedeva di alzare una bandiera ideologica, ma di sostenere le aziende agricole che intendono restare fedeli ad un’idea di rispetto e rigenerazione delle risorse naturali. Con questo obiettivo, ci dicono quelle organizzazioni, dobbiamo accompagnare le aziende attente alla propria impronta ecologica, affinché sia garantito il diritto ad un cibo di qualità per tutti e perché siano protagoniste di un percorso verso una produzione sempre più sostenibile e una contestuale riduzione dei consumi della carne sempre nel segno di quella salute che la recente pandemia ha dimostrato non essere più rimandabile. Non dunque una crociata, ma un’alleanza con la natura per qualificare la transizione ecologica e costruire un nuovo modello di sviluppo improntato a qualità, sostenibilità e giustizia sociale. Temi urticanti per la destra che continua a tergiversare di fronte ai mutamenti climatici con un atteggiamento negazionista e si riempie la bocca di parole roboanti  senza conseguenze negli atti normativi. Parlano di Made in italy e poi si girano dall'altra parte quando chiediamo di intervenire strutturalmente sulle criticità del comparto agricolo”.

Così il capogruppo del Pd in commissione Agricoltura alla Camera, Stefano Vaccari, intervenendo in Aula nella discussione generale sul Ddl Alimenti coltivati.

“Per tutti gli auditi in Commissione - ha aggiunto - occorreva dare concretezza normativa alla transizione proteica riducendo il consumo di carne. Intervenire sugli allevamenti intensivi per rafforzare lo stato brado e semibrado, perché questa possibilità consente di avere carni di qualità e sostenibili. Così si può rispondere positivamente a chi vorrebbe promuovere la carne coltivata puntando sulla grande industria. Per evitare il conflitto tra allevamenti intensivi e produzioni in laboratorio, di cui ancora non si conosce qualità, salubrità e sostenibilità, occorreva puntare alla modifica del modello di produzione attuale o quantomeno avviare un processo per una soluzione di maggiore equilibrio. Non lo avete voluto fare perché c'era la famosa bandierina da alzare e state per approvare una legge che avete nascosto all'Unione Europa perché conoscete benissimo le forzature ideologiche che avete imposto. A cominciare dall'inosservanza del principio di precauzione. Avevamo proposto di istituire presso i ministeri della Salute e dell’Agricoltura un tavolo tecnico scientifico, composto da ricercatori e tecnici dei vari settori, delle associazioni di categoria e del terzo settore, per tutelare gli interessi del Paese e degli agricoltori italiani. In Commissione abbiamo presentato emendamenti volti a rispettare le autorità europee, a partire dall’Efsa, che svolgono già un lavoro attento sulla sicurezza alimentare. Il rischio infatti è quello di favorire, anche in questo settore, l’importazione e dunque sfavorire il tanto decantato Made in Italy, anche e solo nella ricerca e nello studio su cui da sempre siamo avanguardia. Insomma - ha concluso - abbiamo provato in ogni modo a evitare al governo la figuraccia che sta per fare agli occhi del mondo. Ma il ministro Lollobrigida ha preferito solo mettere una medaglia di cartone ai nostri cuochi per scimmiottare ben altri premi e riconoscimenti. Si è persa l’ennesima occasione”.

26/10/2023 - 11:26

Ruolo cruciale delle Camere di Commercio italiane all’estero

“Ho incontrato il Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana in Svezia, Giovanni Brandimarti, per discutere di importanti tematiche legate alla promozione del Made in Italy, all'importanza delle Camere di Commercio italiane all'estero e all'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane. Durante l'incontro è emerso un confronto approfondito sul ruolo cruciale svolto dalle Camere di Commercio italiane all'estero nell'agevolare l'espansione delle imprese italiane verso i mercati internazionali, in particolare la CCIE Svezia ha ottenuto eccellenti risultati nella valorizzazione e promozione delle imprese vitivinicole italiane nel territorio scandinavo, tanto che attualmente il vino italiano detiene una quota pari al 30% del mercato complessivo delle vendite in Svezia e, inoltre, costituisce il 40 % del mercato dei vini biologici. Questi dati confermano la forte presenza e prestigio dei prodotti italiani nel mercato svedese. Il Segretario Generale Brandimarti mi ha illustrato gli imminenti eventi e attività promozionali organizzati dalle finalizzate alla promozione del settore vitivinicolo e agri-food italiano, quali "Italianska Vindagen" che avrà luogo il 25 e il 27 novembre nell´ elegante cornice del Grande Hotel di Stoccolma. Evento che accoglierà un totale di 1500 partecipanti inclusi produttori, importatori, giornalisti, ristoratori. Quando le imprese italiane conquistano il mercato estero io sono orgoglioso e soddisfatto del grande lavoro che gli italiani all’estero fanno per la nostra nazione”. Lo dichiara il deputato del Pd eletto nella circoscrizione estero Nicola Carè.

23/10/2023 - 14:13

Il comparto agricolo sta pagando a caro prezzo la crisi climatica. Alluvioni, esondazioni, frane, maltempo, incendi, siccità hanno provocato danni nel 2023 per oltre 6 miliardi senza contare che le ridotte produzioni hanno determinato un rialzo significativo dei prezzi sulla tavola degli italiani con conseguenze devastanti per decine di migliaia di famiglie. Prendere di petto la crisi significa dare compiutezza alla transizione ecologica e rendere protagoniste le imprese agricole per il loro qualificante presidio sul territorio". Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo PD della commissione Agricoltura e Segretario di Presidenza della Camera.

"La destra e il governo - aggiunge l'esponente Pd - hanno scelto, di contro, la strada delle sortite propagandistiche senza alcun riscontro normativo. Tagli al Pnrr sui progetti legati all'innovazione e alla cura del territorio. Nemmeno un cenno all'agricoltura nella Nadef e assoluta inesistenza nella legge di bilancio. Così si vuole tutelare il made in Italy e la sovranità alimentare? Così si vogliono tutelare i nostri produttori, come nel settore del grano, dagli attacchi concorrenziali e speculativi provenienti dall'estero? Così si proteggono i nostri frutticoltori, dopo una stagione disastrosa?".

"Non è un caso - conclude Vaccari - che la Confederazione Italiana Agricoltori ha promosso una manifestazione nazionale con una articolata piattaforma di rivendicazione. Sarò con loro a Roma,in piazza, il prossimo 26 ottobre".

17/10/2023 - 13:04

“Una figuraccia. Questo sarà per il ministro Lollobrigida e l’intero governo il ritiro della ‘famosa’ legge che avrebbe dovuto vietare la produzione e l’importazione della cosiddetta ‘carne coltivata o sintetica’. Apprendiamo infatti dalla stampa che il ministro ha già inviato al Mimit il ritiro della richiesta di notifica per approfondimenti. Il ministro ritira la legge perché la stessa sarebbe stata bocciata dalla Commissione Europea. Punto. Fine. Figuraccia. Perché la discussione, per come è stata svolta o non svolta nel nostro Paese, rimarrà solo un’altra, l’ennesima, occasione mancata. Anche per evitare una figuraccia internazionale, visto che della posizione del governo italiano sulla carna sintetica si è parlato molto a livello internazionale. Noi in commissione Agricoltura abbiamo presentato degli emendamenti volti proprio a rispettare le autorità europee a partire dall’Efsa che svolgono già un lavoro attento e dettagliato sulla sicurezza alimentare. Il rischio infatti è proprio quello di favorire, anche in questo settore l’importazione e dunque sfavorire il tanto decantato Made in Italy, anche e solo nella ricerca e nello studio su cui da sempre siamo avanguardia. Insomma nonostante tutto ci abbiamo provato a evitare al nostro governo la figuraccia che sta per fare agli occhi del mondo”.

Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.

 

16/10/2023 - 09:25

"Oggi è la giornata mondiale dell'alimentazione. Una ricorrenza che ci sollecita a mettere in fila alcune questioni fondamentali della nostra epoca. Problemi che parlano di disuguaglianze innanzitutto nell'accesso alle risorse, nella distribuzione, nella salute delle persone. La Fao ha voluto giustamente dedicarla all'acqua, nutrimento e vita, ma oggi sempre più preziosa perché sempre più a rischio a causa dei cambiamenti climatici e dunque di siccità e alluvioni, di inondazioni e innalzamento dei mari.
Per me, per noi, oggi sia occasione di un rinnovato impegno a batterci sempre, a partire dalla legge di bilancio, perché tante delle occasioni mancate di un governo pieno di slogan e povero di idee, possano trovare una strada. Perché un Paese come il nostro può diventare esempio e avanguardia nel mondo. Perché a partire dalle scuole e dalle famiglie si possa diffondere una cultura attenta alla salute e alla vita. Perché infine l'aumento dei prezzi e l'inflazione vengano fermati nel nome di un diritto universale alla vita". Lo dichiara in una nota il deputato dem Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e Segretario di Presidenza della Camera.

"Non è vero, come sostenuto dal ministro Lollobrigida - conclude la nota - che i poveri mangino meglio dei ricchi. È semplicemente una castroneria, una falsità. È invece importante che mangino tutti meglio perché ciò significherebbe un Paese più sano con meno problemi sanitari, meno liste d'attesa lunghe, meno persone che non si possono curare. Un Paese che riscopra e valorizzi le sue origini e che metta in campo l'innovazione che fa vivere meglio. Dedichiamo questa giornata a impegnarci per l'alimentazione e la vita. A partire dalla commissione Agricoltura, dove con i colleghi e le colleghe del Partito Democratico, rifuggendo da chiacchiere e propaganda tanto care alla destra, ci batteremo per affermare la strategia della transizione ecologica e un rapporto inscindibile tra sicurezza alimentare, qualità e uso della terra. Per sostenere al contempo la necessità che gli agricoltori e le agricoltrici possano continuare a svolgere il loro lavoro con un reddito dignitoso producendo assieme al cibo, futuro, vita, ambiente, biodiversità, economia, salute, sviluppo sostenibile e innovazione. Perché solo così si rafforza il vero Made in Italy nel mondo".

03/10/2023 - 19:09

"Non sapevamo che spettasse al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e al Sindaco Francesco Ferrari, la stesura del piano industriale dell'azienda Jsw di Piombino. È inammissibile continuare a giocare sulla pelle dei lavoratori, delle loro famiglie e sulle aspettative di una comunità che spera in un rilancio sempre rimandato. E’ ora di finirla con questa modalità da perenne campagna elettorale fatta solo di annunci e promesse mancate". Lo dichiarano in una nota i deputati dem Emiliano Fossi, Marco Simiani e Laura Boldrini, in merito parole pronunciate oggi, dal ministro Urso nel corso del Festival delle Regioni a Torino.

“Invece di fare annunci roboanti destinati a rimanere tali - conclude la nota - Urso solleciti la sottosegretaria Bergamotto che aveva promesso la convocazione di tavoli tecnici sulla vertenza JSW nel mese di luglio ma sulla quale tutto ancora tace. E' necessario che il ministro convochi con urgenza le parti sociali, insieme al Sindaco e agli altri enti coinvolti Regione e AdSP, spieghi se il piano industriale presentato da Jsw sia accettabile o meno, e quale sia conseguentemente il cronoprogramma delle opere che l’azienda indiana si è impegnata a edificare a Piombino ormai 6 anni fa. In particolare il forno elettrico per la produzione di acciaio che dovrà essere pienamente compatibile con la presenza di insediamenti urbani. Rimandare oltre non è possibile. La cassa integrazione in deroga termina il prossimo 7 gennaio ma ad oggi per i lavoratori non vi è nessuna garanzia. Piombino è stata completamente abbandonata dalla destra, anche sulle compensazioni per lo stazionamento triennale del rigassificatore, nonostante le nostre iniziative parlamentari, non è stato ancora fatto niente".

25/09/2023 - 18:26

"Il governo mantenga gli impegni presi in Parlamento e promuova concretamente il progetto di reindustrializzazione di Gkn portato avanti dalla cooperativa dei lavoratori": è quanto dichiara il deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana Emiliano Fossi presentando sulla vicenda una nuova interrogazione a Montecitorio.
"La recente lettera che preannuncia il licenziamento degli addetti da parte della società Qf Spa certifica dopo quasi due anni un vergognoso bluff ormai chiaro a tutti. I lavoratori sono stati gli unici che hanno provato a rilanciare il sito produttivo attirando risorse di investitori esterni, nel completo disinteresse della proprietà e del Ministero del Made in Italy che ormai da mesi non convoca il tavolo ministeriale sulla vertenza nonostante le rassicurazioni ufficiali espresse alla Camera pochi mesi fa. Chiediamo oggi al governo serietà e coerenza affinché la cooperativa dei lavoratori, che rappresenta ad oggi l'unica possibilità reale di garantire la continuità occupazione e produttiva, sia adeguatamente supportata in questo complesso percorso": conclude Emiliano Fossi.

12/09/2023 - 15:17

“Dal governo ancora nessuna novità sulla vertenza che coinvolge lo stabilimento Sanac di Massa: da novembre scorso è la terza volta che il ministero del Made in Italy viene a Montecitorio a rispondere ad interrogazioni sulla vicenda ma alle continue promesse non è ancora seguito alcun atto concreto. Quello che emerge oggi è che la cassa integrazione per 100 lavoratori sta per finire e del bando per la vendita del sito produttivo si sono perse le tracce”.

A dirlo è Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana, in un’interrogazione oggi alla Camera.

“Manca chiaramente una strategia del governo Meloni sulla produzione di acciaio – continua Fossi - nonostante la sua importanza nella filiera nazionale industriale. Questa assenza di strategia si ripercuote non solo sull’ex Ilva di Taranto ma anche su altri stabilimenti come la Jsw di Piombino”.

“Altrettanto palese – conclude il deputato e segretario del Pd della Toscana - è il disinteresse della destra verso la Toscana: nessuna misura o intervento alle grandi aziende in crisi e che coinvolgono circa 15 mila lavoratori e ritardi insostenibili sull’istituzione della nuova Zona Logistica Semplificata, fermata da mesi a Palazzo Chigi, e che potrebbe creare le condizioni favorevoli allo sviluppo di nuovi investimenti e promuovere la crescita sociale, economica, occupazionale e infrastrutturale dei molti territori interessati”.

06/09/2023 - 12:49

"Sulla Peste Suina dal governo grande ritardo e troppi annunci spot. Per questo il gruppo pd della Commissione Agricoltura ha presentato una interrogazione a prima firma di Antonella Forattini insieme al capogruppo Stefano Vaccari e ai deputati Stefania Marino ed Andrea Rossi per chiedere al Ministro Lollobrigida che venga al più presto attuato il piano di cattura e contenimento della specie cinghiale e che venga altresì previsto un piano di indennizzi da corrispondere a tutti gli allevatori che inevitabilmente saranno danneggiati dall’epidemia, utilizzando al contempo la sospensione dei mutui e dei pagamenti per tutte le aziende colpite, così come per quelle situate nelle zone di contenimento.
D’altronde la diffusione della peste suina anche in alcuni allevamenti di suini in Lombardia è sempre più evidente e qualora si allargasse l’areale della presenza negli allevamenti di maiali la situazione diventerebbe davvero drammatica, tanto che le stesse organizzazioni professionali agricole all’unisono hanno chiesto, ricevendo solo timide risposte, l’impiego straordinario dell’esercito a supporto dell’attività di riduzione del cinghiale nel nostro Paese.
Il rischio da scongiurare è che a seguito delle procedure da rispettare, in osservanza anche delle direttive comunitarie, si possa arrivare a bloccare la produzione e la commercializzazione delle carni di maiale con miliardarie perdite economiche per una delle eccellenze del Made in Italy nel mondo.
Al ministro Lollobrigida il gruppo Pd chiede dunque di battere un colpo e di farlo con assoluta celerità a cominciare dai tempi di attuazione del piano di contenimento e dal coinvolgimento fattivo delle Regioni". Così una nota dei deputati Pd della commissione Agricoltura di Montecitorio che hanno presentato una interrogazione al ministro Lollobrigida.

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