23/03/2025 - 12:16

“Serve più tempo alle aziende per assolvere l’obbligo di stipulare polizze di assicurazione contro gli eventi catastrofali: la data del 31 marzo è irrealistica. Per coglierlo, basti pensare che alle stesse imprese assicuratrici è stato invece concesso tempo fino al 28 marzo per adeguare alle previsioni di legge i testi delle polizze da proporre e che ad oggi non è attivo il portale Ivass per la comparabilità delle offerte dei contratti assicurativi. Un paradosso: potrebbe accedere che tra il momento in cui una polizza efficace è disponibile sul mercato e quello in cui scade l’obbligo per i destinatari di assicurarsi, vi siano solo tre giorni a disposizione, per valutazioni complesse ed economicamente impattanti”. Così si legge nell'interrogazione presentata dalla deputata del PD, Nadia Romeo, con cui si chiede ai ministri del Made in Italy e dell'Economia e Finanze una proroga del termine di stipulazione delle assicurazioni contro gli eventi catastrofali.

“La conferma del termine del 31 marzo 2025, mette in seria difficoltà quasi quattro milioni di imprese – micro, piccole, medie e grandi – che avrebbero a disposizione meno di un mese per sottoscrivere polizze di particolare complessità”, conclude Romeo.

 

20/03/2025 - 16:27

“Le nuove misure sui dazi annunciate da Donald Trump rischiano di infliggere un colpo durissimo al settore agroalimentare italiano, che esporta negli Stati Uniti il 14% della propria produzione per un valore stimato tra gli 8 e i 9 miliardi di euro. L’imposizione di tariffe aggiuntive sui prodotti italiani, che sono riconosciuti in tutto il mondo per la loro altissima qualità, causerebbe danni irreparabili a migliaia di imprese e alle eccellenze del Made in Italy.” Lo dichiara il deputato Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura, in un’intervista sui canali social dei deputati dem.

“Basti pensare – prosegue l’esponente Pd – al pecorino romano, che destina il 56% della propria produzione al mercato statunitense, o ai vini rossi toscani DOP, con il 40%. Entrambi i settori subirebbero un impatto devastante. Senza dimenticare la filiera del Parmigiano Reggiano, che nonostante una maggiore diversificazione del mercato, conta comunque 233 milioni di euro di esportazioni verso gli Stati Uniti”.

“L’Italia – conclude Vaccari - da sola non avrebbe la forza necessaria per negoziare con Washington, soprattutto di fronte alle pressioni già esercitate da Trump sul nostro Paese, e rischierebbe di soccombere. È indispensabile un’azione forte e unitaria dell’Unione Europea, che contratti con gli Stati Uniti non una guerra commerciale, ma una politica industriale solida e di lungo periodo che adesso manca al nostro Paese e all’Europa”.

 

19/03/2025 - 12:18

“Sul payback sanitario è il momento delle decisioni, ritardarle ulteriormente avrà quale conseguenza la tenuta economica di tante imprese del settore ma anche compromettere, in mancanza di risorse previste dalla legge, l’entità dei servizi ai cittadini di tante Regioni e la qualità delle forniture al servizio sanitario nazionale. Per questo il Pd, dopo aver già depositato interrogazioni e proposte di legge sul tema, ha ritenuto di presentare alla Camera una mozione parlamentare che ho firmato insieme ai colleghi Furfaro, Braga, Peluffo, Malavasi, De Maria, Girelli, Ciani, Stumpo, Ferrari, Forattini e Ghio, per impegnare il governo  ‘ad istituire immediatamente un tavolo nazionale con il coinvolgimento delle regioni, dei ministeri della Salute e delle Imprese e del made in Italy, delle rappresentanze delle imprese del settore per individuare soluzioni condivise, sia per il pregresso che per il futuro, che consentano di salvaguardare le imprese, i bilanci delle regioni e la qualità delle forniture al Servizio sanitario nazionale’.
Anche la conferenza delle regioni ha più volte sollecitato il governo ad affrontare il tema e alcune regioni, come ad esempio l’Emilia-Romagna, hanno istituito tavoli tecnici con le imprese. La questione payback ha determinato oltre 2000 ricorsi ai Tribunali amministrativi e la Corte Costituzionale con una sua sentenza ha evidenziato la criticità della norma. L’Italia è il secondo Paese dell’Ue per numero di occupati nel settore con 11.607 addetti e 4.641 aziende, di cui quasi il 94 per cento Pmi e il 6,5 per cento grandi imprese, a cui si aggiungono circa 300 tra startup e Pmi innovative”

Così il deputato democratico e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.
“Il payback sui dispositivi medici - aggiunge - nasce come strumento di governo della spesa introdotto nella normativa italiana nel 2015 pensato per far fronte all’emergenza finanziaria dell’epoca. Ora però è indispensabile superare per il futuro l’attuale meccanismo, individuando altri strumenti idonei a monitorare la spesa per tali investimenti e trovando soluzioni per il triennio 2015/2018. Per questo è il momento di trovare soluzioni condivise come a parole tutti i partiti vogliono fare ma la soluzione non si trova mai”.

 

06/03/2025 - 16:16

“Di fronte all’emergenza del granchio blu, il governo Meloni ha offerto solo passerelle, proclami e promesse senza alcuna risposta concreta per i pescatori, che stanno affrontando una crisi senza precedenti. La produzione di vongole è di fatto azzerata e il comparto è in ginocchio. Eppure, alla richiesta di sospendere l'obbligo del versamento dei contributi previdenziali, il governo ha risposto con un secco no.” Lo dichiara la deputata dem Nadia Romeo, componente della commissione Agricoltura, intervistata sui canali social dei deputati Pd.

“Dal mio insediamento, nel luglio 2024 – aggiunge l’esponente dem - chiedo a questo governo di adottare un provvedimento a costo zero, che preveda la sospensione dei contributi previdenziali e assicurativi per i pescatori e le partite IVA del settore. Si tratta di una cifra irrisoria, pari a circa 1,5 milioni di euro, che verrebbe comunque recuperata attraverso una rateizzazione nel momento in cui le attività riprenderanno fiato. Una misura semplice e concreta, che era stata promessa dallo stesso ministro Lollobrigida, ma che non è mai stata attuata”.

“La situazione – conclude Romeo - è drammatica: solo nell’area del Polesine, delle 1.500 partite IVA attive nel settore, al 31 dicembre scorso, ben 500 hanno chiuso. Parliamo di un provvedimento essenziale per la sopravvivenza delle imprese e delle famiglie coinvolte, ma anche per la tutela di un’eccellenza del Made in Italy. L’Italia era il primo esportatore europeo di vongole, un settore che vale 200 milioni di euro. Eppure, nonostante l’emergenza, siamo nel 2025 e le promesse del governo restano senza riscontro. Chiediamo con forza un intervento immediato: basta rinvii, servono risposte concrete per il settore ittico e per i lavoratori”.

 

06/03/2025 - 14:17

Dichiarazione on. Emiliano Fossi, deputato Pd

“I ritardi del Ministro Giuli sulla nomina del rappresentante del dicastero della Cultura nel Cda di Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia stanno di fatto impedendo tutte la attività di un ente prestigioso e che rappresenta da sempre un vanto del territorio ed un simbolo del Made in Italy”.  E’ quanto dichiara il segretario Dem della Toscana e deputato Pd Emiliano Fossi sull’impasse che sta coinvolgendo la struttura di Sesto Fiorentino.

“La situazione è divenuta insostenibile e paradossale: gli spazi aperti al pubblico sono infatti chiusi, le collaborazioni con le altre istituzioni bloccate, le iniziative didattiche interrotte. L’allestimento poi del nuovo museo rischia quindi ulteriori ritardi. Sono quasi 5 mesi che attendiamo il nominativo dal Ministero che temporeggia senza una motivazione esplicita. La collega di Avs Elisabetta Piccolotti ha presentato una interrogazione parlamentare su questa vicenda ed in particolare per chiarire le cause sui ritardi: si tratta di un atto che condivido pienamente e che ho sottoscritto”: conclude Emiliano Fossi.

 

05/03/2025 - 19:22

“Stop al rischio fughe in avanti pro Starlink sulla revisione dei limiti dello spettro radio alle frequenze e all’assegnazione della banda E e altre bande”. Grazie al Question Time del Partito Democratico in commissione Trasporti, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy è intervenuto direttamente sul tema, che riguarda anche l’articolo 26 del ddl spazio, esprimendo massima cautela “in attesa di un coordinamento europeo” e rispondendo così ai dubbi di autorevoli osservatori, come il Professor Antonio Sassano in una recente intervista su Key4biz, sulla possibilità che l’attivismo del Governo in materia possa rappresentare una nuova accelerazione pro Starlink.

“Il Pd – commenta il deputato Casu primo firmatario del Question Time insieme ai colleghi Barbagallo, Bakkali, Ghio e Morassut - continuerà a vigilare e verificare, passo per passo, che tutte le scelte e i prossimi passaggi sul tema avvengano sempre nell’interesse nazionale. Sono in gioco questioni globali delicatissime e non è il momento per fare regali anticipati a singoli soggetti privati come Space X con il risultato di indebolire il percorso europeo in atto anche nel garantire l’uso più efficiente dello spettro radioelettrico per le comunicazioni via satellite.”

 

05/03/2025 - 10:58

"L’interesse e la sicurezza nazionale devono essere la stella polare di ogni intervento legislativo sulla regolamentazione dell’economia dello spazio". Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato democratico Andrea Gnassi, presentando il senso dei 40 emendamenti proposti dal Partito Democratico al disegno di legge presentato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
"Su questo provvedimento c’è stato un confronto molto approfondito in Commissione, ma poco ascolto da parte del governo e della maggioranza. Auspichiamo che nel passaggio in Aula il testo possa essere migliorato per superare diversi aspetti che destano ancora preoccupazione. In particolare" – ha sottolineato Gnassi – "il senso delle nostre proposte di modifica è sintetizzato nel concetto stesso di interesse e sicurezza nazionale, che devono essere la stella polare per l’economia dello spazio e per la capacità di connessione satellitare, con l’obiettivo di generare un adeguato ritorno industriale per il nostro Paese.
Per noi, la capacità di connessione satellitare deve coinvolgere soggetti istituzionali nazionali ed europei e, solo in caso di comprovata impossibilità, soggetti appartenenti alla NATO. Da qui il nostro appello alla presidente Meloni e al ministro Urso, ai quali chiediamo di fare chiarezza su un provvedimento che, fino ad oggi, è stato accompagnato da numerose ombre.
Il governo stesso" – ha sottolineato Gnassi – "è incapace di chiarire gli effetti di questa legge sulla capacità di connessione satellitare nazionale e non si comprendono le ragioni della netta chiusura rispetto alla proposta del Pd, che precisa come la connessione satellitare debba essere affidata a soggetti istituzionali nazionali ed europei e, solo in caso di comprovata impossibilità, a soggetti appartenenti alla NATO.
Il tema non è introdurre una norma ad personam contro qualcuno, ma stabilire una doverosa cornice normativa entro la quale le attività spaziali private possano operare al servizio del sistema Paese e delle imprese. Il punto che solleviamo è che anche nelle connessioni satellitari, da cui dipendono l’integrità e la sovranità di un Paese in caso di attacco bellico o hacker, vi sia il coinvolgimento di soggetti istituzionali europei. È un tema dirimente, un punto fondamentale per garantire l’interesse nazionale, che – ha concluso Gnassi – è cosa ben diversa, soprattutto nel settore delle connessioni satellitari, dal concedere carta bianca a soggetti privati stranieri.

28/02/2025 - 11:06

Ci sono più di 50 lavoratrici e lavoratori dell'azienda 'La Perla' che sono fuori dalla copertura degli ammortizzatori sociali. Mentre è in corso la procedura per individuare la nuova proprietà è fondamentale garantire quelle lavoratrici e quei lavoratori ad oggi non coperti dagli ammortizzatori sociali. È indispensabile individuare una modalità tecnica di salvaguardia dei lavoratori  e delle lavoratrici interessati. Purtroppo oggi in Aula è arrivato solo una generica dichiarazione di attenzione dalla Sottosegretaria Giuseppina Castiello, senza alcun impegno concreto”. Così il deputato dem Andrea De Maria intervenendo in Aula in un'interpellanza urgente al governo sulla vertenza de 'La Perla, presidio produttivo di immenso valore e eccellenza del Made in Italy.
“Il ministero del Lavoro – continua il parlamentare Pd - deve mettere in atto tutte le procedure possibili per risolvere il problema e non perdere la grande qualità rappresentata dal know-how di queste lavoratrici e lavoratori”. “Ci troviamo davanti ad una fase intermedia, post liquidazione dell'azienda e in attesa di una nuova proprietà, ed i dipendenti meritano certezze sugli ammortizzatori sociali”, conclude De Maria.

27/02/2025 - 16:47

Dazi Trump confermano fallimento di soluzione sovraniste

"I nuovi dazi annunciati da Trump rappresentano un colpo devastante per il Made in Italy, già duramente provato da una crisi senza precedenti. La moda, l'automotive, il settore agroalimentare e quello manifatturiero rischiano di subire un impatto drammatico. Mentre il mondo cambia e la competitività industriale è messa a dura prova, il governo Meloni resta a guardare, incapace di adottare una strategia efficace per proteggere le nostre imprese, forse in attesa di qualche trattamento di favore dopo essersi appiattito sulle posizioni assurde dell’‘amico’ Trump. Come hanno sottolineato anche gli imprenditori, siamo di fronte a un vero e proprio attacco sconsiderato alle eccellenze italiane, e il governo che avalla le posizioni di Trump ne è il principale responsabile. Siamo davanti al fallimento del sovranismo: servono risposte corali in ambito europeo per difendere la competitività del nostro sistema industriale e, con essa, la crescita sociale ed economica del Paese." Lo dichiara il capogruppo democratico in Commissione Attività Produttive della Camera, Vinicio Peluffo.

27/02/2025 - 16:32

"I nuovi dazi annunciati da Donald Trump rischiano di avere effetti devastanti su un settore già in ginocchio come quello della moda italiana. Il made in Italy, già sotto pressione per le difficoltà economiche globali e l'aumento dei costi di produzione, in particolare dell’energia, si troverebbe a subire un ulteriore colpo che potrebbe mettere in seria difficoltà aziende, artigiani e lavoratori. L'Europa è in allarme, ma il governo italiano cosa intende fare per difendere il nostro comparto produttivo? Meloni non può restare a guardare sperando in trattamenti di favore, serve un’azione corale dell’Europa. L’Italia non può restare a guardare mentre un settore strategico per la nostra economia viene messo in ginocchio da decisioni unilaterali. Servono risposte immediate per proteggere le imprese italiane e garantire che il valore del made in Italy non venga compromesso". Così una nota della vicepresidente del gruppo del partito democratico alla Camera, Simona Bonafè.

20/02/2025 - 12:02

“Su Granaio Italia il governo naviga nel buio e, per incapacità organizzative, fa slittare al 31 luglio 2025, con un emendamento di FdI al Milleproroghe, la data di entrata in funzione del registro telematico dei cereali. L’attivazione del registro, come segnala la Cia, Confederazione Italiana Agricoltori, è essenziale per riportare trasparenza nei mercati e per tutelare la qualità dei grani Made in Italy di fronte ad una concorrenza spietata che punta sulla riduzione dei prezzi a discapito della qualità. Attraverso il registro è possibile tenere sotto controllo la consistenza delle scorte dei cereali, anche al fine di immettere sul mercato informazioni utili a ridurre la volatilità dei prezzi ed avere una completa tracciabilità dei grani, in tutti i passaggi, soprattutto quando si tratta di prodotti importati. Il governo, non pago dei guasti già prodotti, ha anche respinto un nostro ordine del giorno che invitava l’esecutivo ad adottare nel prossimo provvedimento utile le opportune modifiche normative volte ad attivare il registro telematico nazionale sulle giacenze dei cereali. Qualunque ritardo favorisce gli speculatori internazionali e questo non è tollerabile”.

Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.

 

19/02/2025 - 16:19

“Il grave incendio che ha colpito gli stabilimenti di Inalca e Quanta Stock&Go a Reggio Emilia, ha causato danni ingenti e messo a rischio il futuro di 400 lavoratori, oltre che nelle due aziende anche in Gescar e nella Fabbrica del Lavoro. Si tratta di un colpo durissimo all'economia locale e a centinaia di famiglie che oggi vivono nell'incertezza. Per questo riteniamo fondamentale che tutte le istituzioni si muovano con rapidità per fornire risposte concrete e scongiurare una crisi occupazionale ed economica in un settore strategico per il territorio. Reggio Emilia è una realtà produttiva di eccellenza, e il comparto agroalimentare rappresenta una parte fondamentale del nostro tessuto industriale. E’ necessario che il governo, relazionandosi con regione e comune, intervenga con gli strumenti necessari per garantire tutela, continuità e prospettive di rilancio del nostro territorio. Servono misure straordinarie per tutelare i lavoratori e consentire alle aziende di ripartire nel più breve tempo possibile”.

Così il deputato democratico, Andrea Rossi, che oggi ha presentato un’interrogazione, firmata anche dalla collega Ilenia Malavasi, rivolta ai ministri del Lavoro e delle Imprese e Made in Italy.

 

 

14/02/2025 - 18:23

“Nel piano di rilancio di Piaggio Aerospace serve innanzitutto chiarezza e certezze sulla salvaguardia dei livelli occupazionali e la garanzia della tutela per gli stabilimenti liguri di Albenga e Genova. Si tratta di punti imprescindibili ai quali il Ministro Urso deve dare risposte chiare. Per questo riteniamo che la trattativa in corso debba proseguire al Ministero dell’Impresa e del Made in Italy con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati per garantire investimenti adeguati per il rilancio e il rafforzamento degli assist strategici in grado di garantire lo sviluppo dell’azienda e dell’occupazione. In questo processo è importante non separare Laer da Piaggio, una garanzia di forza e sviluppo”, così i deputati PD Valentina Ghio e Alberto Pandolfo, che hanno partecipato all’incontro del Ministro Urso nello stabilimento di Albenga.

 

13/02/2025 - 12:01

“Un altro disastro annunciato del ministro Urso. Da ieri mattina le lavoratrici e i lavoratori della Hanon System Italia di Benevento sono in presidio permanente davanti ai cancelli della loro fabbrica poiché il gruppo Hankook, attualmente proprietario dell’azienda Hanon System, avrebbe annunciato secondo fonti stampa di chiudere il sito produttivo di Benevento con conseguente licenziamento di oltre 60 dipendenti.

La perdita di sessanta posti di lavoro porterebbe a delle conseguenze molto gravi sotto il profilo tanto sociale quanto economico e una eventuale chiusura costituirebbe un colpo durissimo per il sistema economico della provincia sannita che affronta già una congiuntura estremamente delicata.

Chiediamo al ministro del made in Italy che intervenga immediatamente e chiarisca se è a conoscenza di quanto sta , se è stato attivato un tavolo di crisi con l’azienda, i lavoratori, i sindacati e l’associazione di categoria e chiediamo cosa intenda fare per scongiurare licenziamenti ed eventuali chiusura del sito produttivo di Benevento”. Lo dichiarano in una nota congiunta Vinicio Peluffo capogruppo Pd in commissione attività produttive di Montecitorio e Stefanno Graziano capogruppo pd in commissione di difesa di Montecitorio primo firmatario di un’interrogazione in commissione Attività produttive al ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso sulla situazione del sito produttivo dell’azienda Hanon System di Benevento.

 

12/02/2025 - 16:02

“Sulle criticità del settore Moda non solo il governo si è mosso tardi ed in maniera insufficiente ma continua a sottovalutare colpevolmente la situazione. Continuando soltanto con gli annunci e le promesse rischiamo di perdere la punta di diamante del Made in Italy”. Lo dichiarano Simona Bonafè, vicepresidente dei Deputati Pd e Vinicio Peluffo, capogruppo Dem in Commissione Attività produttive della Camera, nel corso dell’audizione del Ministro Urso sulla crisi del comparto, a Montecitorio.
“In oltre un anno niente è stato fatto per sostenere la liquidità delle imprese, nessuna iniziativa è stata intrapresa per calmierare i costi energetici che nel nostro paese sono tra i più alti in Europa mentre le norme sulla cassa integrazione sono risultate fino ad ora inutili per le Pmi, che rappresentano di fatto il tessuto produttivo di riferimento per le grandi griffe. Del Disegno di Legge per elevare la competitività delle piccole e medie imprese, approvato dal Consiglio dei Ministro un mese fa, si sono perse le tracce e non abbiamo notizie sulla proroga degli ammortizzatori sociali e dei correttivi necessari per permetterne l’attivazione da parte delle aziende in difficoltà. Il progetto industriale per rilanciare il settore, chiesto dalle associazioni di categoria, è rimasto lettera morta. Il tempo stringe e la crisi, che coinvolge ogni giorno nuove realtà produttive, rischia di diventare irreversibile”, concludono i dem.

 

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