19/01/2024 - 12:12

"In Russia è in atto una vera e propria persecuzione di Stato voluta dal regime autoritario di Putin nei confronti delle persone LGBTQIA+. L'ultima sentenza della Corte Suprema che vieta le attività del "movimento LGBT internazionale" e lo definisce "estremista" è l'ultimo atto di una strategia che va avanti da anni, fin dalla nota legge contro la "propaganda gay" approvata nel 2013.
La sentenza, di fatto, autorizza le autorità russe a perseguitare le singole persone LGBTQIA+ solo per il loro orientamento sessuale o identità di genere. Una discriminazione inaccettabile che pone la Russia tra i 70 paesi del Mondo che criminalizzano l'omosessualità e gli orientamenti non eterosessuali. Ora la preoccupazione diffusa è che, tra l'altro, si alzino i livelli di intolleranza nella società, alimentati anche da dichiarazioni come quella del Patriarcato di Mosca che parla di "autodifesa morale della società".
Per questo, dopo il presidio organizzato lo scorso 10 gennaio dalle associazioni LGBTQIA+ nei pressi dell'ambasciata russa di Roma, insieme alla collega Lia Quartapelle e ai colleghi Enzo Amendola, Peppe Provenzano e Fabio Porta della Commissione Esteri, ho presentato una interrogazione ai ministri dell'Interno Piantedosi e degli Esteri Tajani per sapere cosa intenda fare il governo per garantire accoglienza e asilo alle persone LGBTQIA+ e a tutte le persone impegnate nella difesa dei diritti umani che scappano dalla Russia e se non intenda escludere dalla lista dei paesi cosiddetti "sicuri" quelli dove le persone LGBTQIA+ sono perseguitate e discriminate". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

10/01/2024 - 14:08

“Ho partecipato questa mattina al presidio organizzato dalle associazioni LGBTQIA+ per protestare contro l'ennesima stretta del regime di Putin contro la comunità queer. Una sentenza della Corte Suprema, infatti, dichiara fuorilegge il "movimento LGBT internazionale" aprendo, di fatto alla persecuzione di tutte le persone LGBTQIA+, non solo russe. È l'ennesimo provvedimento omolesbobitransfobico che viene approvato in Russia dove da almeno un decennio la persecuzione delle persone LGBTQIA+ è legge dello Stato, alimentando un odio indiscriminato verso un'intera comunità di cittadine e cittadini.
Presenterò un'interrogazione al governo per chiedere che condanni senza tentennamenti la sentenza della Corte Suprema e quanto accade in Russia anche ai danni della libertà di espressione, di informazione, di dissenso politico e dei diritti individuali delle persone. Chiederò anche che tutti i Paesi che discriminano le persone LGBTQIA+ siano considerati come "non sicuri" per garantire protezione e asilo a coloro che scappano da queste persecuzioni”. Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo

05/10/2023 - 16:38

"La Tunisia non è un paese sicuro. E non si tratta di chissà quale oscuro complotto che vuole screditare il governo Meloni. Lo dice la sezione immigrazione del Tribunale di Firenze che è stata chiamata a esprimersi sul ricorso proprio di un cittadino tunisino a cui è stato negato lo status di rifugiati perché il suo Paese è ritenuto sicuro.
E per definire la Tunisia come paese non sicuro, il Tribunale cita fonti accreditate. Tra queste anche il nostro ministero degli Esteri secondo cui, scrivono i giudici, "la Tunisia è investita da una grave crisi democratica con una significativa concentrazione di tutti i poteri in capo al presidente Saied". Il Tribunale cita anche le elezioni, definite democratiche dal governo Meloni, ma alle quali ha votato solo il 9% dell'elettorato. A questo si aggiungono informazioni raccolte da fonti quali l'Onu e il Consiglio d'Europa, ad esempio, sulle "terribili condizioni" a cui vengono costretti i migranti subsahariani che si trovano nel Paese, fatti oggetto di una violenta campagna d’odio lanciata dal presidente Kais Saied in persona. Posso anche testimoniare direttamente, essendo stata da poco in Tunisia con il collega Peppe Provenzano, che nel paese si avverte forte un clima di paura a causa di misure repressive messe in atto nei confronti chiunque critichi il presidente. L’accusa è di complotto contro lo Stato. Dopo aver inviato l’esercito a sbarrare l’ingresso ai deputati eletti in Parlamento, dopo aver destituito il governo, dopo aver rimosso il Consiglio della magistratura e aver fatto arrestare i leader delle opposizioni, Saied ha trascinato la Tunisia verso la dittatura.
La lista dei paesi sicuri va dunque aggiornata escludendo la Tunisia e per le cittadine e i cittadini che arrivano dal paese nordafricano "non può ritenersi giustificata la deroga alle regole relative al diritto di asilo e all'accesso alla giustizia” come dicono, ancora, i giudici di Firenze". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

19/09/2023 - 13:21

“Quindi, ricapitoliamo: i flussi migratori non si fermano, anzi aumentano, perché, guarda un po’, né il blocco navale, né la guerra alle Ong, né gli accordi con i dittatori dei Paesi nordafricani funzionano; i centri di accoglienza, su cui da decenni non facciamo altro che disinvestire, sono sovraffollati e sotto stress; tra dichiarazioni deliranti e dati falsi, il Consiglio dei ministri approva con grande urgenza una misura che aumenta e prolunga lo stress a cui sono sottoposte quelle strutture: le persone potranno essere trattenute fino a 18 mesi in grandi hub senza poter fare o imparare nulla, in un’attesa che somiglia molto alla detenzione (anzi, proprio oggi il coordinatore regionale di forza Italia Tosi parlava con gioia di veri e propri ‘carceri’), in vista di un rimpatrio che probabilmente non avverrà, perché l’esperienza di anni ci ha insegnato che rimpatriare costa ed è spesso più complesso di quello che sembra. Il tutto ciò senza stanziare un solo euro per rendere la situazione vivibile da un punto di vista gestionale e di tutela dei diritti umani. Mi sembra il piano perfetto per riempire le nostre strade di fantasmi e miseria. Come fa comodo a chi su queste cose fa propaganda e cerca consenso”.

Così la deputata del Pd, Rachele Scarpa.

“Il Pd - aggiunge - ha un’altra visione. Una visione che rispetta i diritti umani e che allo stesso tempo vuole gestire un fenomeno che non ha più senso chiamare emergenza. Abbiamo elaborato 7 punti: 1) chi riceve lo status di rifugiato in un Paese Ue deve essere libero di spostarsi in tutti gli stati dell’Unione; 2) rilanciare la missione Mare Nostrum; 3) mettere in campo un piano Ue di cooperazione e sviluppo rivolto ai Paesi di provenienza, senza semplicemente dare mance ai dittatori di turno; 4) aprire canali legali sicuri di ingresso; 5) realizzare un grande piano per l’accoglienza diffusa, coordinato con i comuni, che preveda la chiusura di maxi hub a favore di piccole strutture finanziate con fondi governativi messi a disposizione dei comuni; 6) riforma della Bossi-Fini per aprire nuovi canali legali di ingresso; 7) attenzione ai minori non accompagnati - conclude - la cui cura non va lasciata solo ai comuni, ma che deve essere presa in carico dallo Stato”.

27/03/2023 - 12:00

Tweet di Laura Boldrini, deputata Pd

Per il governo #Meloni la #Nigeria, dove i terroristi di Boko Haram mietono vittime, è un paese sicuro.

Pure la #Tunisia, il cui presidente cancella la democrazia e affama il popolo, lo sarebbe.

Preoccupa che il governo neghi protezione a chi fugge da persecuzioni e violenza.

09/02/2023 - 19:10

“La direttiva europea sulle case green terrà conto delle esigenze dei singoli Stati membri e dovrà essere accompagnata da risorse adeguate. Potrà inoltre rappresentare un’occasione fondamentale per rendere sicuri gli edifici realizzati ormai da decenni: molti dimenticano spesso che il nostro è uno dei paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo con il 75 per cento delle case vulnerabili. Occorre integrare la normativa Ue con un piano casa nazionale antisismico: soltanto così sarà possibile contrastare lo spopolamento nei centri marginali e montani. I processi decisionali comunitari vanno guidati ed indirizzati, non contrastati con il vittimismo e la demagogia. È necessaria capacità di sintesi e autorevolezza: quello che purtroppo manca alla destra italiana”: così Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente della Camera sul voto positivo della Commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento Ue sulla direttiva Epbd per l'efficienza energetica degli edifici.

13/12/2022 - 13:41

Dichiarazione di Matteo Mauri, deputato Pd

"La presidente del Consiglio parla spesso di difesa dell'interesse nazionale in tema di fenomeni migratori. Ma qual è l'interesse nazionale in questo caso? Creare tensioni internazionali con gli altri Paesi europei è nell'interesse nazionale? Costringere i principali Paesi europei a ricordarci gli obblighi del soccorso in mare e dell'accoglienza, cioè i diritti umani fondamentali, è nell'interesse nazionale?  Togliere risorse al sistema dell'accoglienza e dell'integrazione è nell'interesse nazionale? Siamo veramente sicuri che tutte queste scelte, queste dichiarazioni vadano nell'interesse di avere un'Italia più forte, più giusta, più credibile in Europa? O non vanno esattamente nella direzione opposta?" Così il deputato del Partito Democratico Matteo Mauri, intervenuto nel corso del dibattito in vista della riunione del Consiglio Europeo che, rivolgendosi direttamente alla presidente del Consiglio, aggiunge:  “ abolire la protezione umanitaria, come ha fatto l'attuale Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, allora Ministro dell'Interno, creando dalla sera alla mattina, in pochi mesi, 30 mila nuovi irregolari che, altrimenti, sarebbero stati regolari, è nell'interesse nazionale?. Io penso – ha proseguito Mauri-  che abbiamo fatto gli interessi del nostro Paese quando abbiamo rafforzato il sistema di accoglienza, non quando l'abbiamo indebolito; quando abbiamo proposto e realizzato il sistema di accoglienza diffusa sul territorio, non quando qualcuno ha fatto grandi centri di accoglienza dove stipare centinaia e centinaia di persone, magari in zone periferiche, per creare conflitto e provare a cavalcarlo. E se il prossimo Consiglio europeo – ha concluso Mauri-  troverà un accordo avanzato sul tema migratorio - e noi lo auspichiamo molto fortemente -, non sarà per l'atteggiamento provocatorio e sbagliato che l'Italia e questo Governo hanno tenuto a Catania contro le ONG o obbligando delle navi ad andare in altri Paesi. Non sarà per quello, ma saranno nonostante quello. Per cui, noi tifiamo che quell'accordo si raggiunga e sappiamo che, se ci si arriverà, non sarà certamente grazie all'Italia, ma nonostante questo Governo.

03/11/2022 - 15:32

“Meloni va a Bruxelles come leader del governo italiano, cioè di un Paese che ha sempre mantenuto una linea europeista e da fondatore dell’Europa, oppure come leader del Partito dei conservatori, che urlava dai palchi come quello di Vox che in Ue era ‘finita la pacchia’? Mi auguro che ci vada con lo spirito di voler rassicurare le cancellerie europee. Poi si tratterà di capire che cosa sarà in grado di portare a casa. Anche perché si trova una strada già aperta da Mario Draghi, che nell’ultimo consiglio europeo ha trovato l’accordo con gli altri Paesi dell’Unione, Germania compresa, per un tetto dinamico al prezzo del gas e sul disaccoppiamento tra il prezzo dell’energia elettrica prodotta dalle rinnovabili e quella prodotta da gas. Sono questi i due grandi temi sui quali capiremo cosa andrà a dire Meloni alle istituzioni europee. Se invece va a chiedere la rivisitazione del Pnrr, non potremmo certo aspettarci molto”.

 

Così la vice capogruppo del Pd alla Camera, Simona Bonafè, intervistata da Radio Immagina.

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